Apprendiamo dalla stampa (Il Tirreno di venerdì 30 settembre), che il Comune di Montale avrebbe fatto propria e condivisa la posizione delle CNA sulla TIA.
In sostanza la CNA in data 19 marzo 2010 ha inviato al Sindaco di Montale, ma anche ai sindaci dei comuni di Pistoia, Agliana, Quarrata, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Serravalle Pistoiese e Piteglio, ovvero a tutti i comuni della Provincia di Pistoia in cui si applica la TIA, una lettera avente ad oggetto: “Agevolazioni TIA per i produttori di rifiuti che gestiscono in proprio”.
La nostra richiesta è quella di modificare il regolamento TIA e di prevedere una riduzione del 90% sulla parte variabile della tariffa, per TUTTE LE AZIENDE che producono “rifiuti speciali”, come ad esempio le falegnamerie, le carrozzerie e tutte quelle attività che sono tenute, per legge, a provvedere allo smaltimento secondo una procedura ben definita, conferendo i rifiuti ad aziende autorizzate e pagando, a fronte di questo servizio, un corrispettivo.
Riteniamo assurdo ed ingiusto che i regolamenti comunali costringano l’azienda, che già paga correttamente lo smaltitore privato, a pagare anche la TIA. Si impone cioè di pagare al Comune, o alle varie società pubbliche o di proprietà pubblica, un servizio di cui non si usufruisce e le riduzioni che vengono previste sono bassissime e del tutto inconsistenti.
La lettera che abbiamo inviato è parte di un’azione sindacale che la CNA sta conducendo da anni, a partire da quando i comuni citati, e quindi anche Montale, hanno fatto il passaggio da Tarsu a TIA nella gestione dei rifiuti. Abbiamo lanciato lo stesso appello anche a tutti gli altri comuni a regime TIA, forti anche di una sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Firenze (sentenza pronunciata il 19 aprile 2010) che conferma e addirittura rafforza le nostre tesi in quanto esenta totalmente le aziende dal pagamento della parte variabile della TIA su tutte le superfici produttive compresi i magazzini.
Siamo soddisfatti pertanto che il Comune di Montale condivida le nostre considerazioni ed auspichiamo pertanto che modifichi al più presto il Regolamento TIA, in maniera tale che tutte le aziende che dimostrino di aver avviato a recupero i propri rifiuti possano usufruire di una riduzione di almeno il 90% della parte variabile della TIA.
12 ottobre 2011 – La Nazione
Protestano le aziende CNA: “Rifiuti pagati due volte” di Giacomo Bini – pag. 11
12 ottobre 2011 – Il Tirreno
Tia, agevolazioni per gli artigiani di Beatrice Faragli – pag. 7