PRATO – Come i calciatori che corrono a testa alta, per capire dove va il gioco e le posizioni strategiche dei compagni, così hanno scelto di evolversi le imprese dell’Unione terziario avanzato Cna: dal tessile all’edilizia, dall’Ict alla manifattura, dagli studi fotografici ai prodotti alimentari. Un caleidoscopio di circa 70 imprese che hanno partecipato – strappando tempo prezioso alle pause serali – ai percorsi innovativi di studio e cooperazione messi sul piatto dalla Cna di Prato con i circoli di studio organizzati dall’agenzia Sophia e finanziati dalla Provincia con fondi Fse per rispondere, concretamente, all’esigenza di modernizzazione delle imprese.
Parole d’ordine: cooperazione, ascolto, tecnologia, analisi del mercato. Così si formano imprenditori di eccellenza, capaci di guardare oltre la crisi, come Maurizio Mori promotore del sito Travelit.it , che ha capito come “oggi i social media ed il web rappresentino una sostanziosa opportunità per chi opera nel settore dei viaggi e del turismo e serve chi ci insegni come aprire a nuovi mercati”. Stesso discorso vale per il fotografo Giuseppe Chiodini, dato che ormai “alla professionalità va affiancato un lavoro di promozione che valorizzi agli occhi dei nuovi clienti la creatività artigianale” o Marco Gianassi della carrozzeria Roma che ha dato vita “alla rete e blog www.carrozzeriatrasparente.it, che promuove comportamenti etici e professionali” per clienti che lo seguono da tutta la Toscana, o come Irene Padovani, del panificio Vannini, che ha investito in “un sito che oltre a promuovere la bontà dei prodotti si è fatta spazio nell’e-commerce trovando sempre nuovi clienti”.
Centrali sono le aziende di ultima generazione dell’Ict socie di Cna: storiche e solide come la Cybernet (sviluppo software), la Texnet (internet provider) o la Global informatica (software house per archiviazione) o di ultima generazione come Develer (progettazione elettronica, sviluppo software e linguaggio di programmazione Python), o Devise.it (software house per sviluppo tecnologia e community open source), oppure 3Ware (sviluppo software per infrastrutture gestionali web).
Le impressioni sulla richiesta di servizi ad hoc e sulla direzione dello sviluppo economico sono concordi. Se è vero che, come sostiene Raffaele Tripodo di 3Ware, si “deve assolutamente investire in cultura informatica per infondere innovazione tecnologia alle imprese tradizionali”, per Simone Zinanni, CEO di Develer, “sia il pubblico sia il privato devono promuovere con più convinzione la modernizzazione delle infrastrutture informatiche poiché il web in Italia ha ancora molta strada da fare”. Di qui, la scelta di Cna di creare un humus fertile di servizi e supporti “per migliorare i processi produttivi delle aziende tradizionali e traghettarle nel nuovo millennio”, anche perchè, conclude Alessandro Brogi, di Devise.it, “la creatività artigiana e digitale non sono in antitesi ma si fondono in nuovi strumenti per fare impresa e valorizzare l’enorme bagaglio di cultura e know how della nostra città”.