Tax Free Day CNA: quest’anno a Prato e Pistoia le imprese finiranno di lavorare per lo Stato con alcuni giorni di anticipo prima dell’anno scorso, e precisamente il 30 luglio nell’area pratese (nel 2018 la data era il 3 agosto) e il 1 agosto nell’area pistoiese (nel 2018 era il 5 agosto), e solo dopo questo traguardo potranno iniziare a produrre per la propria sopravvivenza.
Sono questi alcuni dati territoriali estrapolati dal sesto Rapporto annuale “Comune che vai Fisco che trovi” realizzato dall’Osservatorio di Cna nazionale analizzando la situazione fiscale delle imprese di 141 capoluoghi di provincia italiani e presentato nei giorni scorsi a Roma alla presenza del vice Ministro all’economia Antonio Misiani e dei massimi vertici Cna.
Più precisamente, nella classifica nazionale – dalla città meno cara (Bolzano) a quella più cara (Reggio Calabria) – Prato e Pistoia si piazzano rispettivamente al 58° e 43° posto registrando un Total Tax Rate (cioè un carico fiscale generale tra tasse nazionali e locali) pari al 58,7% (Pistoia) e al 58% (Prato), con un lieve miglioramento di circa 1 punto percentuale rispetto al 2018. Nell’arco di questo anno, dunque, le imprese pistoiesi lavoreranno ben 214 giorni solo per pagare le tasse e 151 giorni per il proprio reddito, mentre per quelle pratesi i giorni di lavoro per lo Stato saranno pari a 212 contro i 153 giorni di lavoro per se stesse.
“Il trend fiscale è in lieve controtendenza rispetto al passato – spiega Claudio Bettazzi, Presidente di CNA Toscana Centro – e questo non può che farci piacere, sia perché è frutto di molte battaglie vinte da Cna, sia perché la liquidità aggiuntiva che resta agli imprenditori viene reinvestita sul territorio e funziona da volano per l’economia. Detto questo però, è una magra consolazione per motivi evidenti. In primis, questo percorso virtuoso è solo agli inizi e servono molti altre azioni istituzionali per consolidare questa tendenza; inoltre, lavorare da gennaio a luglio solo per essere in grado di far fronte all’erario è un peso ancora eccessivo per qualsiasi imprenditore.
Tuttavia il dato in controtendenza c’è, ed è il risultato delle richieste avanzate da Cna al Governo e quindi trasformate in leggi a favore delle imprese, come ad esempio, l’abrogazione degli studi di settore, l’introduzione del regime per cassa nella determinazione del reddito delle imprese in contabilità semplificata o l’introduzione del regime forfettario di tassazione del reddito di impresa. Non solo.
Ad incidere positivamente sulla riduzione del Total Tax Rate è stato soprattutto l’innalzamento al 50% della deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali (capannoni, laboratori, negozi) che sono spazi vitali per ogni impresa. Questo provvedimento era stato richiesto da CNA al precedente Governo che lo ha accolto e inserito nella Legge di bilancio 2019, fissando però al 2023 il raggiungimento della totale deducibilità. Ecco perché secondo noi ora è arrivato il momento di fare pressing per anticipare questa tempistica e introdurre prima possibile la deducibilità dell’IMU al 100% sugli immobili strumentali, o i lievi vantaggi fiscali che già abbiamo ottenuto rischiano di essere vanificati, se non azzerati. Lo stesso impegno intendiamo poi metterlo per ottenere dal Governo un ulteriore incremento delle agevolazioni in caso di cessione di azienda dove riteniamo si debba applicare la completa deducibilità fiscale per facilitare il ricambio generazionale.
Detto questo, infine, i dati ci confermano che sul peso fiscale incide ancora enormemente la tassazione locale – conclude Bettazzi – a partire dalla TARI sulla quale molto bisogna fare visto che quest’anno le imprese hanno vissuto situazioni diversissime a seconda della loro posizione. A Pistoia infatti ci sono stati pesanti e immotivati rincari mentre a Prato è avvenuto il contrario. E’ necessario che le amministrazioni locali si facciano carico di questi problemi e lavorino per uniformare un sistema che, così com’è ora, produce disparità che si ripercuotono in modo inaccettabile sulla capacità competitiva delle nostre aziende”.
LE SCHEDE IN DETTAGLIO DELLE PROVINCE DI PRATO E PISTOIA
Scheda indagine fisco CNA – Area di PRATO
Scheda Indagine Fisco CNA – Area di PISTOIA