Legalità, concorrenza e trasparenza. Con queste premesse è stato firmato il 9 dicembre il protocollo d’intesa sugli appalti tra Comune di Prato e Rete Imprese Prato, un’intesa che di fatto anticipa quanto previsto dallo Small Business Act e guarda soprattutto a supportare le piccole e medie imprese del territorio e, con esse, il rilancio del comparto edilizia, impiantistica, servizi e non solo.
Il protocollo d’intesa sugli appalti rappresenta infatti uno strumento per valorizzare al meglio le imprese del territorio che lavorano nel rispetto della legalità, della concorrenza e della trasparenza. A siglarlo: il sindaco Matteo Biffoni per il Comune di Prato e Mauro Lassi, presidente pro-tempore di Rete Imprese Prato, anticipando quanto previsto dallo Small business act e quanto sta accadendo a livello nazionale con il disegno di legge che recepisce le direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo in materia di appalti pubblici.
Uno strumento utile per individuare politiche attive e supportare concretamente il sistema locale in particolare del comparto costruzioni e della filiera (edili, specializzazioni edili, installazioni, serramenti infissi etc.): un settore dove negli ultimi cinque anni la crisi ha comportato a livello nazionale la chiusura di 68mila imprese e la perdita di circa 790mila posti di lavoro e che non ha risparmiato la nostra provincia dove tra il 2008 a oggi i volumi d’affari sono dimezzati (da 38 milioni nel 2008 a 17 milioni di euro nel 2015) e con un taglio da 641 a 369 aziende e da 2503 a 1595 dipendenti.
“Nel rispetto delle normative europee e nazionali ci impegniamo a premiare la qualità piuttosto che a valutare solo l’offerta economicamente più vantaggiosa, dando di fatto maggiori possibilità alle imprese del territorio, che non sono di grandi dimensioni ma che vantano serietà e competenza – ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni -. Far lavorare imprese che qui risiedono e che al territorio restituiscono posti di lavoro e guadagni è senza dubbio vantaggioso per tutti, a cominciare dall’amministrazione comunale che nel rispetto della concorrenza e della trasparenza riesce a coinvolgere anche aziende della città, soprattutto in un settore che più degli altri ha subito i colpi della crisi economica e finanziaria”.
“Rinunciare al massimo ribasso come criterio unico di aggiudicazione a favore dell’offerta economica più vantaggiosa e la suddivisione degli appalti in lotti separati così come previsto dallo statuto delle imprese e dallo Small Business Act è un passo importante per sostenere le piccole e medie imprese – ha detto Mauro Lassi presidente di Rete Imprese Prato. – Con questo protocollo si danno maggiori possibilità alle imprese che operano sul nostro territorio di partecipare ad appalti che fino a ora erano possibili solo per aziende di grandi dimensioni”.
Come spiegato da Andrea Venturi vicepresidente Cna, settore costruzioni “a Prato siamo precursori di quanto sta accadendo a livello nazionale e questo protocollo va a vantaggio di tutte le imprese della filiera, ci sarà una rotazione dell’albo fornitori. Non solo. Questo protocollo è anche uno strumento fondamentale a sostegno della legalità. Ci vogliamo confrontare con il mercato nazionale con gli elementi che caratterizzano le nostre aziende, la trasparenza, la legalità, ma anche la qualità e la formazione e stiamo lavorando anche a forme di collaborazione tra imprese per fare rete e partecipare agli appalti in maniera strutturata”.
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