Alcuni mesi fa si è tenuto a Firenze un convegno riguardante le normative igienico sanitarie per le imprese alimentari, con il quale la Regione Toscana intendeva avviare un confronto con le imprese e i cittadini. Di fatto, il simposio, si è incentrato molto sulla presentazione di un software il cui utilizzo riguarda gli enti pubblici, lasciando alla parte finale lo spazio per gli interventi dal pubblico. Il risultato è stato che quando CNA, per conto di Rete Imprese Toscana, ha presentato le proposte di modifica alle normative regionali, l’Assessore e i dirigenti regionali erano già spariti. Viene spontanea, ancora una volta, considerare che poco importa alle Amministrazioni Pubbliche
ripristinare rapporti, con i cittadini e quindi i loro rappresentanti, basati sul rispetto, ma Esse perseverano in quelle “passarelle” stucchevoli e scontate alle quali ormai solo i media danno credito. Poche ma significative le proposte elaborate per semplificare la vita delle imprese alimentari e ridurne i costi . A oggi nessuna attenzione è pervenuta del dipartimento della Regione Toscana preposto a normare e vigilare sul settore, ma CNA Alimentare riprenderà a bussare alle porte della Regione per ottenere ascolto e provvedimenti chiari e semplici da mettere in atto.
Ci preme presentare, sulle pagine della nostra Rivista anche se in forma sintetica, le proposte avanzate anche per far comprendere la natura delle richiesta. Per un ulteriore approfondimento rimandiamo al sito della CNA di Pistoia.
FORMAZIONE/ADDESTRAMENTO
La proposta è quella di ridurre il numero di ore di formazione lasciando invariata la suddivisione delle U.F.; i corsi si articolerebbero in U.F della durata di 2 ore ciascuna e non più 4. Soprattutto l’aggiornamento potrebbe avere una durata di 2 ore per gli addetti e 4 per i Responsabili di autocontrollo con attenzione all’evoluzione della normativa relativa l’igiene degli alimenti. Infine rivedere l’addestramento interno, che appare poco applicabile in realtà piccole e soprattutto laddove le aziende sono costituite da soci paritari.
POTABILITA’ DELL’ACQUA
Prevedere solo un controllo annuale dell’acqua potabile, quando questa è distribuita dall’acquedotto pubblico, nel quale si ricercano i valori microbiologici indicati nella normativa e pochi (da stabilire) parametri chimici.
VERIFICA APPARECCHI DI REFRIGERAZIONE
Per le micro e piccole realtà artigianali (ad esclusione dei bolli CE), si chiede di abolire le verifiche giornaliere dei dispositivi e relativa registrazione e prevedere che l’OSA verifichi il termometro con periodicità mensile.
RINTRACCIALBILITA’ INTERNA
Ai fini della rintracciabilità interna dei prodotti non confezionati, sostituire il registro nel quale vengano evidenziati gli ingredienti utilizzati con un’anagrafica dei clienti attivi con i relativi documenti di accompagnamento che ne attestino la consegna giornaliera.