Riscossione dei crediti: due possibili soluzioni per il presente e uno spiraglio per il futuro

Pagare le tasse con le fatture da riscuotere

Amministrazione centrale dello Stato, Regioni, Enti Locali e ASL devono all’incirca settanta miliardi di euro al sistema delle imprese. Questi crediti, derivanti dalla fornitura di opere, beni o servizi, vengono pagati con il contagocce e, come se non bastasse, anche con grave ritardo. Una piaga, di cui abbiamo più volte parlato, che inginocchia le aziende costrette a ricorrere al credito bancario per onorare gli impegni con i propri fornitori e, paradossalmente, con la stessa Pubblica Amministrazione per imposte, contributi ecc. Questo insopportabile controsenso sembra però avviarsi a soluzione. Sarà possibile compensare gli importi da riscuotere con quanto dovuto per tributi erariali, regionali, locali, Inps e Inail inseriti a ruolo esattoriale. Il Ministero delle Finanze ha emanato le istruzioni per ottenere la certificazione dei crediti e quelle per richiedere la loro compensazione. Al riguardo invitiamo a prendere visione dei dettagli contenuti nelle slides scaricabili utilizzando il collegamento in calce. Gli Enti debitori disporranno di trenta giorni per rilasciare la certificazione. Raccomandiamo gli interessati a segnalare eventuali problemi. Temiamo infatti resistenze burocratiche che dovranno essere attentamente monitorate da questa Associazione. Sarebbe davvero il colmo se una possibile soluzione normativa alle difficoltà finanziarie di chi opera nei lavori pubblici venisse ostacolata o rallentata proprio dalla stessa Pubblica Amministrazione che di tali difficoltà è prima responsabile.

 

Facilitazioni per accedere al credito bancario

La stessa sorveglianza, questa volta nei riguardi del sistema bancario, dovrà essere esercitata qualora la citata certificazione sia utilizzata per ottenere liquidità da parte delle banche. Ottenimento che sarà, o dovrebbero essere, facilitato se il credito sarà dichiarato certo, liquido ed esigibile dal debitore stesso.  Ci auguriamo che gli Istituti di Credito rispondano senza indugi alle richieste di soccorso delle nostre imprese visto che un recente provvedimento interministeriale, il Decreto 20 agosto 2012 (Art. 4),  ha potenziato il fondo di garanzia destinato proprio a rendere più fruibile il sostegno alle imprese creditrici di Pubbliche Amministrazioni.

 

Nuova Direttiva Europea sul ritardo dei pagamenti

Si parla della 2011/7/UE che in teoria dovrebbe entrare a far parte del nostro ordinamento entro la fine del corrente anno. Il suo recepimento aiuterà a contrastare più efficacemente il dominio che con troppa facilità i debitori, pubblica amministrazione compresa, hanno la possibilità di esercitare su chi deve riscuotere. Questa Direttiva si occupa delle transazioni commerciali fra imprese e fra impresa e PA definendo termini di pagamento, applicabilità degli interessi di mora e limite minimo del loro tasso. Di notevole rilievo appare inoltre il divieto a prevedere nei contratti di appalto o subappalto le cosiddette prassi inique. Un esempio: nessuno potrà più pretendere l’esclusione contrattuale degli interessi di mora in caso di ritardato pagamento.

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