Importante traguardo per le imprese installatrici CNA che grazie alla battaglia dell’associazione incassano nella manovra finanziaria un risultato di peso. Nella nuova manovra di Tremonti infatti, è compresa una norma (art. 23, comma otto) che riduce dal 10% al 4% la ritenuta d’acconto alla fonte applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano le imprese esecutrici dei lavori.
Come noto, il DL 78/2010 aveva introdotto, a partire dal 1° luglio 2010, una ritenuta del 10% sui bonifici disposti da contribuenti, che ordinano lavori di ristrutturazione o interventi di riqualificazione energetica per poi usufruire dei relativi bonus, in favore delle imprese esecutrici.
Tale norma è stata aspramente contestata da CNA ad ogni livello e insieme a tutte le altre associazioni di categoria iniziò un lungo e difficile confronto con il Ministero dell’Economia per ottenere una riduzione della percentuale della ritenuta. Oggi, grazie anche e soprattutto al lavoro svolto dalla CNA ed in particolare dall’Ufficio Politiche Fiscali, CNA ha raggiunto l’obiettivo nell’interesse esclusivo delle imprese.
Ecco la norma in dettaglio:
Art. 23 – (Norme in materia tributaria)
8. Per minimizzare gli adempimenti in occasione di pagamenti effettuati tramite bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta, all’articolo 25, comma 1 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, le parole: “10 per cento” sono sostituire dalle seguenti: “4 per cento”.