Nuovi bandi in arrivo e nuovi ristori per alcune categorie penalizzate dalle restrizioni imposte per arginare la pandemia da Covid-19.
La Toscana stanzia oltre 25 milioni di euro destinati all’artigianato artistico, ai ristoratori (ma anche ai fornitori che stanno a monte), a chi organizza eventi e cerimonie, alle imprese dello svago o a chi, come le palestre, è impegnato nell’attività sportiva e alla filiera del turismo. Nuove e vecchie categorie dunque, con priorità per chi fino ad oggi non aveva potuto godere degli aiuti: i ristoratori che hanno già ricevuto un contributo con il primo bando non potranno ad esempio partecipare di nuovo.
Non ci sarà per nessuno click day: si entrerà in graduatoria in base al calo del fatturato, con perdite di almeno del 30 per cento. Anche questa è una novità: nei precedenti bandi il calo doveva essere di almeno il 40 per cento.
Il primo bando a partire sarà quello destinato all’artigianato artistico, ovvero tutte quelle piccole e piccolissime imprese iscritte nell’albo dell’artigianato impegnate nelle lavorazioni più disparate ma che con le loro botteghe si rivolgono essenzialmente a privati: 3 milioni e 800 mila euro, domande dal 16 al 30 aprile.
Successivamente ripartirà la filiera della ristorazione: 4 milioni di euro a disposizione del bando bis con le richieste di partecipazione che potranno essere spedite dal 4 al 18 maggio (due milioni a disposizione dei ristoranti ed altri due per i fornitori). Saranno esclusi i soggetti che sono risultati assegnatari del contributo del precedente bando regionale.
Dal 19 maggio e fino al 3 giugno aprirà anche il bando per gli organizzatori di eventi (matrimoni compresi, e dunque anche l’indotto), per le imprese dello svago, gli spettacoli viaggianti e l’attività sportiva: sono stati stanziati 2 milioni e 730 mila euro. Nel dettaglio un milione sarà riservato a palestre e impianti sportivi, 230 mila euro allo spettacolo viaggiante e itinerante, un milione e mezzo per tutto l’indotto legato all’organizzazione di matrimoni ed eventi (fotografi e fiorai, ad esempio). Anche in questo caso sono escluse le imprese che hanno già ricevuto il contributo in base al precedente bando regionale.
Tutti e 3 i bandi prevedono un contributo a fondo perduto di 2.500 euro per ciascuna impresa. Per poter partecipare occorre aver avuto in tutto il 2020 un calo di fatturato e corrispettivi (o solo dei corrispettivi/fatture verso privati per il bando per l’artigianato artistico e tradizionale) pari almeno al 30 per cento.
Per chi ha avviato l’attività nel 2019 il confronto sarà basato sui mesi di operatività del 2019 mentre per le imprese nate nel 2020 sarà concesso il contributo senza tener conto della variazione di fatturato.
Due, infine, saranno gli interventi rivolti al mondo del turismo: 14 milioni e 600 mila euro le risorse complessivamente a disposizione, tra cui anche i fondi stanziati di recente dal governo. Per l’attivazione di queste due misure si aspetterà la conversione del decreto legge “Sostegno” del 13 marzo. In particolare saranno sei i milioni destinati a taxisti, noleggiatori con conducente, guide ed agenzie di viaggio (verrà data priorità a chi è rimasto escluso dal click day) e 8 milioni e 600 mila euro le risorse rivolte alle strutture ricettive.
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