L’analisi fornita in questi giorni, da Il Sole 24 ore riguardo ai valori catastali delle abitazioni disegna, afferma il Direttore della Cna di Pistoia, Sergio Giusti, una Italia disuguale che posiziona la nostra città ai vertici della graduatoria nazionale con un valore medio commerciale delle abitazioni pari a quasi tre volte (284%) quello catastale e Pordenone all’ultima posizione con un divario del 19%. E’ noto a tutti come diverse imposte abbiano come base imponibile proprio il valore catastale.
Anche la CNA , a livello nazionale, attraverso il suo “Osservatorio permanente della tassazione sulla piccola impresa”, ha recentemente indagato sul fenomeno del sistema catastale concentrando l’attenzione su una precisa tipologia di immobili: uno adibito a laboratorio artigiano (cat. C3) di 350 mq. e un altro adibito a negozio/esposizione (cat. C1) di 175 mq. I criteri per l’individuazione degli immobili a confronto, sono stati, naturalmente, attenti criteri di omogeneità per immobili equivalenti, localizzati in ognuno dei 112 comuni analizzati (compresi i capoluogo di provincia), aventi le stesse caratteristiche per micro zona e classe di merito.
E’ il caso di ribadire che non si tratta di stime e neppure di valori medi, ma di valutazioni concrete su immobili realmente esistenti.
Lo studio effettuato da CNA mette in evidenza come la classifica della diseguaglianza nel caso del laboratorio artigiano, che segnala una media del 27%, verrebbe vinta, da Cuneo con una incredibile differenza tra i due valori catastale e commerciale pari al 939%, mentre Pistoia si posiziona nella 27^ posizione (4^ in Toscana) con l’85% di differenza tra un valore catastale di 207.258 €. ed uno commerciale di 385.000,00 €. fanalino di coda Biella che chiude un gruppo di 35 città nel quale il valore catastale supera quello commerciale in un range che va da un – 10% ad un -60%.
Nel caso del negozio/esposizione lo scostamento medio sale al 57%, Pistoia si posiziona nella 47^ posizione sui 112 comuni oggetto dell’indagine (8^ in Toscana), con il 77,1%, di differenza tra un valore catastale pari a 222.347,90 contro un valore commerciale di 393.750,00.
Da questi dati, afferma il Direttore della Cna Sergio Giusti, emerge un caos inspiegabile ed insostenibile nel quale si annida la profonda iniquità di un sistema che avvantaggia e svantaggia le imprese senza motivo. E necessario quindi procedere alla riforma del catasto anche se determinerà delle differenze positive per tante imprese in Italia ed il rischio di un aumento della pressione per altre imprese. Una eventualità,questa, inaccettabile considerato che la tassazione totale di una “normale”piccola impresa ha raggiunto nel 2014 la percentuale del 63,1% a livello nazionale e a Pistoia del 61,7%.
Bisognerà, conclude il Direttore CNA che all’aumento del valore degli immobili si accompagni una sostanziale riduzione delle aliquote applicate.
Comunicato stampa del 7 agosto 2014