A seguito dell’incontro tenutosi ieri tra i Presidenti di Rete Imprese Prato e i massimi vertici della Banca popolare di Vicenza, si riporta l’intervento del presidente pro-tempore di Rete Imprese, Mauro Lassi.
La scelta di questa nuova Governance di ricapitalizzare la Banca Popolare di Vicenza fino a un miliardo e mezzo di euro –soglia ritenuta filtro prudenziale, come richiesto dalla Bce – abbinata alla volontà di trasformare l’Istituto in Società per azioni ai fini della quotazione in Borsa – come annunciato dal direttore generale Iorio – rappresentano delle interessanti premesse che accogliamo con grande apprezzamento, soprattutto valutando l’impatto positivo che potrebbero avere sul nostro sistema economico.
Sappiamo bene che riportare sul giusto binario la Banca Popolare di Vicenza è una sfida ostica, non solo dal punto di vista finanziario o patrimoniale – anche a fronte dei tagli di filiali e dipendenti già preannunciati e ritenuti imprescindibili – ma soprattutto perché pone una questione che Rete Imprese Prato ritiene fondamentale: la ricostituzione di un rapporto fiduciario con i correntisti che è andato perduto a seguito del deprezzamento delle azioni e delle perdite subite da tutti i clienti dell’Istituto bancario.
Per questo, in ogni occasione, con consapevolezza e senso di responsabilità, abbiamo ribadito la nostra forte preoccupazione per una scelta che ha avuto le peggiori ripercussioni proprio sul distretto pratese in considerazione degli elevati quantitativi di azioni che, negli anni passati, sono stati collocati ad imprese, artigiani ed altri operatori economici.
Di pari passo però, un altro concetto deve essere ben chiaro: in un distretto già profondamente mutato negli ultimi anni e fortemente impegnato a trovare un nuovo assestamento per recuperare valore aggiunto, forme diversificate di sviluppo, nuova occupazione e un alto livello del tenore di vita, è impensabile ipotizzare un rilancio economico basato solo sugli sforzi di un sistema imprenditoriale che, sul piano creditizio, è stato abbandonato a se stesso.
Se Prato vuole riprendere a crescere e a consolidare la propria economia, è indispensabile poter contare sul supporto di un sistema bancario solido e in grado di porre attenzione e ascolto alle esigenze territoriali.
Ecco perché il ruolo delle Associazioni riunite in Rete Imprese Prato – sia nei confronti di BPV che di altre banche – è stato, da sempre, quello di lavorare con tutti gli istituti bancari per garantire un più facile accesso al credito e ottenere le condizioni più favorevoli possibili per tutti coloro che ogni giorno, nei propri laboratori e negozi, contribuiscono al progresso economico e al benessere non solo di questo distretto, ma dell’intera Regione.
Oggi prendiamo atto dei cambiamenti preannunciati dalla nuova governance di Bpv, ma siamo qui sia per ascoltare e confrontarci sulle strategie che l’Istituto intende mettere in campo attraverso il nuovo piano industriale – che sostituirà la versione 2015, già superata – sia per offrire, come sempre in passato, il nostro contributo ad un processo di rinnovamento indispensabile e doveroso, di fronte al quale, né la Bpv né tantomento il sistema delle imprese, possono permettersi di fallire.
Grazie a tutti.