Rete Imprese Italia-Prato – Incontro con Assessore MARSON

 

 “Prove di accordo sul futuro: quale idea di area vasta?
Incontro/confronto tra Rete Imprese Italia-Prato e Istituzioni regionali

 “Un confronto aperto e serrato ma positivo che ci ha consentito di entrare nel merito del PIT, di valutarne pregi  e difficoltà e di ribadire, innanzitutto, che la programmazione urbanistica per lo sviluppo dell’area vasta deve ruotare attorno a quattro priorità: industria e manifatturiero, servizi alle imprese, sviluppo delle funzioni di centro direzionale europeo dell’industria tessile a Prato, Terziario di qualità. Il tutto nell’ottica di un sistema di infrastrutture tale da consentire alle imprese di recuperare competitività”.

E’ questo il primo commento di Rete Imprese Italia-Prato dopo l’incontro di giovedì 10 marzo con l’Assessore Regionale Anna Marson, che si è svolto nella sala eventi della Camera di Commercio di Prato, alla presenza dei massimi dirigenti delle 4 associazioni di Rete Imprese Prato – Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti – guidati dal Presidente Giuseppe Nardini e dal Segretario Fabio Mazzanti, ed al quale hanno partecipato, su invito, anche i vertici di Unione Industriali, imprenditori, urbanisti e tecnici.

Aeroporto, parco della piana pianificazione urbanistica i temi caldi affrontati oggi nell’incontro di Rete Impresa con l’assessore Anna Marzon.

Con questa iniziativa, Rete Impresa Prato continua a mettere punti fermi sulle questioni dell’assetto del territorio e sulle priorità dello sviluppo dell’area. Del resto, il problema dei troppi vincoli messi dalla Regione con la sua programmazione era già stato al centro del primo incontro del febbraio scorso con Provincia e Comune di Prato, proprio alla vigilia della visita di Rossi.

Nel merito del PIT, l’assessore Marson ha risposto a numerose domande, certo con la cautela tipica dei momenti delicati, ma quello che emerge è che la strada per modificare i contenuti della proposta fatta dalla Giunta Regionale esiste, ma solo in Consiglio regionale.

Per questo Rete Impresa chiederà subito un incontro con i presidenti delle Commissioni regionali competenti per istruire il dibattito del Consiglio, la  6° e 7° (Territorio e Ambiente, e Mobilità e Infrastrutture) Ceccarelli e Mattei.

Rete Impresa sostiene che l’urbanistica deve assecondare i programmi di sviluppo delle imprese e non contrastarli, da qui la contrarietà all’inserimento di vincoli che potrebbero ostacolare lo sviluppo dell’area.

Sull’aeroporto di Peretola Rete Imprese Italia-Prato ha sottolineato la necessità di ricollocare la questione dell’aeroporto all’interno di un più ampio schema di priorità che riguardi tutte le infrastrutture e tutti i collegamenti necessari nell’area per lo spostamento celere di merci e persone. Per le Associazioni infatti “la questione dell’aeroporto non può essere concepita come “L’UNICA” priorità del territorio ma è solo “UNO” dei progetti sui quali devono convergere gli sforzi istituzionali.

L’obiettivo indicato da Rete Imprese Prato è quello di realizzare un sistema aeroportuale integrato: Peretola è un city-airport e deve garantire collegamenti con le principali città europee, mentre Pisa deve essere anche intercontinentale. Perchè questo funzioni sono necessari collegamenti veloci tra Prato e Firenze e tra Firenze e Pisa.

Quali che siano le soluzioni tecniche relative alle piste, sarà importante “tenere in considerazione l’impatto su interi “pezzi” di città e di area vasta, nell’ottica di una assunzione di responsabilità collettiva che coinvolga tutte le comunità del territorio interessato dall’operazione”.

Sull’argomento  aeroporto, Rete Impresa Prato ha poi apprezzato l’iniziativa dei presidenti delle Province di Prato e Firenze e dei Comuni – pur rammaricandosi del mancato coinvolgimento di tutti i Comuni del territorio – che hanno chiesto al Presidente della Regione Rossi una pausa di riflessione e di approfondimento, anche in considerazione del fatto che nell’ambito di una discussione simile “può aiutare molto darsi uno stop per poi ripartire da zero e riavviare la discussione sulle possibili soluzioni”.