L’accordo siglato fra i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-Uil e le associazioni artigiane CNA Federmoda, Confartigianato, Casartigiani, Claai, prevede un’intesa unica per l’intero settore artigiano della moda, accorpando in un unico contratto d’area i contratti dei settori tessile, abbigliamento, calzaturiero, pulitintolavanderie e occhialeria, così come previsto dal nuovo modello contrattuale dell’artigianato. L’accordo riguarda circa 440.000 addetti, impiegati in più di 56.000 laboratori, piccole e medie imprese sparse in tutto il paese. L’ipotesi di accordo prevede un aumento medio mensile di 76,00 euro erogato in tre tranche, oltre a una ‘una tantum’ di 122,00 euro erogata in due momenti.Il contratto inoltre definisce i profili formativi dell’apprendistato professionalizzante che pertanto va a regime, migliora la flessibilità per quanto riguarda l’orario di lavoro e gli straordinari, valorizza la pratica della bilateralità e prevede l’avvio, a partire dall’1 gennaio 2011, di un fondo sanitario integrativo per i dipendenti delle imprese dei settori interessati dal contratto. Inoltre le parti si incontreranno a gennaio per procedere anche al rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore tessile, abbigliamento, pelle, cuoio e calzature delle piccole e medie imprese. Particolare soddisfazione viene espressa dal Presidente Nazionale, CNA Federmoda, Luca Marco Rifreschi in merito all’avviso comune sul Made in Italy che è stato sottoscritto nell’occasione tra le organizzazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti. “Un avviso comune a tutela della creatività e a difesa del Made in Italy con l’intento di sviluppare iniziative atte ad informare e sensibilizzare il consumatore rispetto al valore dei diritti legati al contratto collettivo nazionale di lavoro. Al riguardo verranno redatte delle tabelle contenenti il costo del lavoro dei dipendenti che scaturisce dall’applicazione del CCNL; tali tabelle saranno presentate con richiesta di pubblicazione alle Camere di Commercio e alle Istituzioni competenti” – dichiara Rinfreschi – “La qualità del lavoro è una delle caratteristiche fondamentali del sistema moda italiano, un sistema costituito soprattutto da imprese artigiane e piccole imprese, in cui la trasmissione del saper fare avviene in maniera diretta nell’ambito di relazioni personali che basano parte rilevante della loro forza su valori etici e sociali consolidati. Per questo intendiamo riportare all’attenzione dell’opinione pubblica la conoscenza di un costo del lavoro derivante dal rispetto dei contratti, delle leggi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, un sistema di regole che prevede trasparenza e correttezza su tutti gli anelli della filiera a garanzia dei consumatori, dei lavoratori e degli imprenditori”.