PRS:Cna e imprenditori a confronto con il direttore regionale Alessandro Cavalieri

Incontro CNA – Le opportunità dal Programma Regionale di Sviluppo“Le politiche regionali orientate sul manifatturiero e pmi”

Cna e imprenditori a confronto con Alessandro CAVALIERI, direttore generale della Regione Toscana

tuttiPRATO (05.05.2011) – Se il futuro di Prato si disegna con progetti industriali tutti basati sulla parola Competitività, la CNA ha già cominciato ad operare in concreto per sostenere gli imprenditori che hanno capito questa strada. Già nate reti di imprese e progetti di crescita industriale basati su piccoli e meno piccoli che si mettono insieme. Ora è  la volta degli strumenti messi a disposizione da Europa e Regione per favorire tutte le strategie imprenditoriali per acquisire competitività sui mercati. “Dopo l’incontro del 19 aprile, in CNA con l’assessore Simoncini, dove abbiamo incassato –  dice il vice presidente Stefano Betti –  impegni precisi sui bandi Regionali  per le reti di imprese, ieri l’incontro con Alessandro Cavalieri, uno dei quattro direttori generali della Regione. Siamo entrati nei problemi che la Regione intende affrontare per sostenere il nostro sistema economico e soprattutto nel merito di quali siano le possibilità concrete che le imprese potranno cogliere per tentare la scommessa della competizione. Importante la conferma dell’impegno della Regione a sostenere Artigiancredito Toscano e i confidi di garanzia, riconosciuti come strumenti indispensabili a sostegno dello sviluppo delle imprese. Il problema della giunta Regionale, e il lavoro quotidiano di un suo dirigente, sta nel coniugare le necessità di intervento con i limiti imposti dal Patto di Stabilità voluto dal Governo centrale.  Il patto stabilisce a priori un volume di spesa alle regioni indipendente da quelle che sono le reali entrate delle stesse, volume ridotto di 300 milioni quest’anno rispetto all’anno scorso. Questo porta al paradosso che, avendo la Toscana contratto le spese correnti e di gestione, si sono prodotte risorse che comunque non sono spendibili, insomma chi amministra meglio è penalizzato”. Così, ha spiegato Cavalieri, non soltanto la Regione deve tener presenti e selezionare priorità fra infrastrutture, servizi  e fra i diversi interventi di sostegno alle imprese, ma deve valutare anche l’effettiva cantierabilità dei programmi che sceglie proprio per evitare che le risorse possano impantanarsi. DSCN1049“Evidente  – ha detto Cavalieri – che le risorse per il sistema economico, se ben congeniate, hanno spesso più possibilità di essere utilizzate e questo può essere un vantaggio per le imprese, soprattutto considerando che la Giunta regionale ha dato priorità agli interventi sul manifatturiero e che Prato è assistita dal Progetto Prato che è lo strumento col quale la regione ha assunto la nostra città come priorità fra le priorità. Va detto inoltre che sulle imprese intervengono anche i fondi Europei che però impegnano in pari quantità il bilancio Regionale”.
Il Piano regionale di sviluppo già contiene misure e molte sono già attive, per il credito, per le reti di imprese lavoro e formazione.  Oltre a questi però – ha sottolineato Cavalieri – “non è più possibile pensare a tanti piccoli interventi finalizzati a coprire difficoltà delle imprese. Non si può sostenere la ricostituzione delle scorte, ma progetti industriali che contengano innovazione, qualificazione, certificazione, eco sostenibilità. Progetti  che sostengano le imprese in azioni di aggressione dei mercati esteri perché la nostra regione può tornare ai livelli di export conosciuti prima della crisi.
Le risorse, prioritariamente, andranno a coloro che possono fare uno scatto di qualità ma non riescono a realizzarlo da soli, o a progetti di reindustrializzazione, oppure a grandi progetti innovativi proposti da reti di imprese o aggregazioni in grado di fare da traino per il rilancio dell’economia”.

Ci sono dunque buone possibilità per sostenere il sistema manifatturiero ma in un quadro di sforzo imprenditoriale importante anche in termini di cultura di impresa. E qui, ha aggiunto il Presidente CNA Anselmo Potenza, “devono entrare in campo le Associazioni  e noi,  oltre a chiarire interventi e contesti, oltre a lavorare negli incontri istituzionali per tarare gli strumenti sulle nostre imprese, sappiamo di dover essere partner, con il nostro lavoro professionale, degli imprenditori impegnati a costruire il proprio futuro”.

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