PRATO (24.07.09) – La battaglia pratese al centro della campagna nazionale Potenza: “Su questi problemi la città non deve andare in ferie”
Subito 12 interventi di politica industriale. Li ha identificati la CNA, e sono al centro della battaglia che in questi giorni sta impegnando tutti i livelli dell’associazione (nazionale, regionale e provinciale).
Subito è l’imperativo che ricorre più spesso sulla bocca di imprenditori e vertici della Confederazione.
Subito è il tempo di risposta ai problemi delle PMI che si chiede a tutte le istituzioni. Nessuna esclusa.
Prato lo sa fin troppo bene, in quanto caso nazionale e “locomotiva della Toscana che si è fermata”, come hanno esordito Anselmo Potenza (Presidente Provinciale CNA Prato), Sergio Silvestrini (Segretario Nazionale CNA), Valter Tamburini (neo Presidente Regionale CNA Toscana) e Fabio Mazzanti (Direttore CNA Prato). Non a caso Tamburini eletto proprio ieri Presidente di Cna Toscana per il prossimo quadriennio, ha scelto di venire a Prato come primo atto della sua legislatura.
Queste, in sintesi, sono le priorità identificate dalla CNA che entro fine luglio saranno poste sui tavoli istituzionali: da quello del Presidente del Consiglio, all’ ABI, alla SO-SE (la società che gestisce gli studi di settore per il Governo):
RIVEDERE gli studi di settore
RIDURRE gli acconti di imposta
ESTENDERE l’IVA per cassa anche per le imprese con ricavi superiori a 200.000 Euro
BLOCCARE per dodici mesi, per le imprese in crisi, le rate di mutui e finanziamenti
DIMINUIRE drasticamente gli oneri bancari
SOSPENDERE i criteri di Basilea II per aumentare il credito alle piccole imprese
SEMPLIFICARE e limitare gli oneri burocratici
Abbassare i premi INAIL
ISTITUIRE una quota dedicata alle piccole imprese negli appalti pubblici
RAFFORZARE gli strumenti a tutela del rispetto dei termini di pagamento tra imprese
COMPENSARE i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione allargare i criteri per la detassazione degli utili reinvestiti
Come sottolineato da Sergio Silvestrini: “Non abbiamo raggiunto l’apice della crisi, perchè le aziende artigiane – nonostante un crollo medio degli ordinativi del 50% solo negli ultimi otto mesi – hanno dimostrato un grado di resistenza straordinario e non hanno licenziato. In assenza però di provvedimenti per dare ossigeno alla liquidità delle aziende temiamo una crisi occupazionale in autunno. Per questo intendiamo ottenere risposte immediate e efficaci sui nodi della nostra campagna nazionale. Un esempio tra tanti: le banche in questo momento devono far pagare meno i propri servizi. Sappiamo che devono rispondere agli azionisti ma in questa fase di crisi – che hanno contribuito non poco ad innescare – è loro responsabilità, sociale e finanziaria, essere disposte anche a ridurre il margine di utili”.
Guardando a Prato, “il distretto si gioca la sopravvivenza sulla realizzazione di questi interventi – spiega Anselmo Potenza – Una delle priorità assolute per le imprese è ottenere aiuto nei rapporti con le banche, perché restrizione del credito, costo del denaro e mancanza di finanziamenti sono oggi piaghe che mettono in difficoltà e tolgono prospettive di ripresa. Qualche esempio? Da una nostra indagine sul rapporto Imprese artigiane e il credito, realizzato su oltre 300 associati, è emerso che al 18% delle imprese negli ultimi mesi è stato rifiutato un finanziamento, per il 44% delle imprese c’è stata una riduzione degli affidamenti da parte delle banche e per il 65% delle imprese negli ultimi mesi è aumentato il costo del credito. E il Governo? Per il 91% degli intervistati, gli interventi da parte del Governo non hanno portato alcun beneficio alle imprese. In un simile panorama la CNA pratese lavora da mesi con la campagna S.O.S. CRISI-occhio al credito che offre un sostegno concreto alle imprese affiancandole in ogni genere di trattativa con gli istituti di Credito. Ma ora istituzioni e banche devono fare la propria parte, e la convenzione siglata tra Regione e istituti di credito, per ora solo sulla carta, deve iniziare a funzionare”.
Di qui la campagna di sensibilizzazione – ripresa a Prato con l’affissione di maxi-manifesti posizionati nelle zone strategiche della città – che va di pari passo il lavoro operativo dei massimi livelli dell’associazione che contano di ottenere, entro fine luglio, risposte concrete e immediate da parte del Governo e degli apparati istituzionali.