Prato Carbon Neutral: firmato anche da CNA Toscana Centro il “Contratto di città sul clima” che il Comune di Prato presenterà alla Commissione Europea insieme al Piano di azione per la neutralità climatica al 2030

E’ stato firmato anche dal Presidente di CNA Toscana Centro Claudio Bettazzi il “Contratto di Città sul Clima” che il Comune di Prato presenterà alla Commissione Europea insieme al “Piano di azione per la neutralità climatica al 2030”. Si conclude così la prima, e più delicata, fase di lavoro portata avanti dal Comune in questi mesi di concerto con tutti gli stakeholder del territorio, attivando di fatto il più grande tavolo di governance mai perseguito. Tutto questo per raggiungere l’ambizioso traguardo della neutralità climatica al 2030.

Il Contratto di Città è stato sottoscritto da più di 40 stakeholder del territorio che provengono dai più diversi settori: economici, sociali, ambientali, culturali, del mondo della salute, della mobilità, dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, ecc.
L’iniziativa nasce a seguito della selezione di Prato, da parte della Commissione Europea, tra le 100 città dell’Unione che parteciperanno alla M issione UE “100 città climaticamente neutrali & smart”, la cosiddetta “Missione Città”, per la quale si erano candidate ben 377 città europee. Ognuna delle 100 città pioniere ha raccolto la sfida di diventare a impatto climatico zero entro il 2030 con l’obiettivo ultimo di sottoscrivere un “Climate City Contract”, messo a punto in esito a un processo di co-creazione, in modo da raccogliere le voci di tutti, a tutti i livelli.
Il Climate City Contract assegna un marchio di missione. il Mission Label alle città selezionate firmatarie, riconoscendo la qualità e la fattibilità dei loro impegni nell’ambito della missione “100 città per la neutralità climatica al 2030”. Il Mission Label è innanzitutto un riconoscimento del completamento con successo di un processo seguito dalle città per sviluppare il proprio CCC e, in quanto tale, contribuirà a facilitare l’accesso ai finanziamenti dell’U.E., nazionali e regionali, nonché agli investimenti privati. Il Mission Label ha lo scopo di aumentare la fiducia nella solidità dei piani di neutralità climatica delle città tra gli altri programmi (di finanziamento) dell’UE, nazionali e regionali e tra gli investitori privati. Il Mission Label è un processo volto a riunire tutti gli attori dietro un piano comune e le città sono fortemente incoraggiate a continuare a migliorare il proprio CCC anche dopo la sua presentazione.
Il “Climate City Contract” di fatto adotta il “Piano d’azione per la neutralità climatica” del Comune Prato, che nasce dal percorso di codesign svolto tra la fine del 2022 e il 2023 con tutti gli stakeholder del territorio. Il piano parte dall’analisi delle emissioni di CO2 del territorio che sono state stimate al 2019 (il dato al 2020 sarebbe stato falsato dal covid) per un ammontare di emissioni BEI pari a 915.150 t CO2.

Il piano stima una riduzione dell’83% al 2030 per un totale di 759.000 t CO2. Il restante 17% verrà ridotto con azioni di offsetting 

Quali sono stati i settori più problematici rilevati dall’analisi preliminare e sui quali intervenire? Al primo posto il settore dei trasporti privati e commerciali (31,9%) seguito dal settore residenziale (24,5%), da quello industriale (24,0%) da quello terziario (15,2%) e per il 3% da altri settori.

Il piano prevede di raggiungere questo traguardo mediante alcuni strategie che all’interno del Piano si traducono in azioni concrete:

  • Decarbonizzare i consumi termici ed elettrici attraverso la riduzione della domanda e l’aumento dell’efficienza dei sistemi impiantistici nel settore civile e industriale;
  • Elettrificare i consumi in ambito civile e nella mobilità;
  • Aumentare produzione energia da fonti rinnovabili (principalmente fotovoltaico);
  • Favorire il consumo di energia da fonti rinnovabili, non necessariamente prodotta localmente;
  • Diffondere modelli di consumo consapevole, finalizzati alla riduzione dell’uso di materie prime e al loro riutilizzo e riciclo;
  • Promuovere mobilità alternativa e a basso impatto;
  • Aumentare stoccaggio/assorbimento di carbonio

“Vogliamo accettare la sfida della carbon neutrality, un’eredità che lasciamo a chi verrà dopo di noi ma portando in dote un lavoro straordinario svolto insieme ad imprese, sindacati e categorie economiche – dice il sindaco Matteo Biffoni – L’attenzione della città al clima e al modo di produrre è un valore aggiunto per i prodotti del nostro distretto in un momento come quello attuale in cui viene adottato il modello dell’economia circolare e c’è maggiore sensibilità verso scelte a basso impatto sull’ambiente. Questo è un aspetto che i buyers internazionali apprezzano e che ha buone ricadute sul nostro territorio anche in termini economici”.

“Al netto dei benefici ambientali e climatici che la città avrà, le politiche per la carbon neutrality e la forestazione rappresentano anche una stretegia industriale – commenta anche l’assessore all’Ambiente Valerio Barberis – E’ quindi un elemento che contribuisce alla competitività del distretto”.

“Negli ultimi anni questa Amministrazione Comunale si è fatta artefice di un’importante azione di pianificazione, sviluppando una visione futura della città e proiettandosi in una dimensione temporale di medio periodo – afferma l’assessora alle Attività Produttive ed Innovazione Benedetta Squittieri –  Sono stati infatti approvati importanti strumenti di pianificazione tra i quali si ricordano il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS), il Piano Smart City, il Piano Operativo Comunale (POC ), il Piano Strutturale del Comune di Prato noto come Agenda Urbana Prato 2050 (da precisare rivedere) e più recentemente il il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC). La firma del Climate City Contract è solo l’ultimo tassello di una strategia che pone l’amministrazione comunale e la città di Prato tra le più all’avanguardia sui temi della transizione ecologica e giusta”.

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