PRATO (8.11.2012) – “Città metropolitana – area vasta, comunque si chiami questo è un primo risultato che ci fa condividere le scelte del governo. Questa è posizione vecchia della CNA di Prato perché sono anni che sosteniamo la necessità di superare le province costruendo un livello di governo del territorio coerente con l’organizzazione naturale del sistema economico. Chi può dire che Firenze Prato Pistoia non siano tre centri di un’unica grande città metropoli ?
Ma di questo ormai si sa e si parla da circa quarant’anni e CNA da tempo ha uno strumento di governo, di se stessa, a questo livello.
Il problema sono alcune, mi paiono minoritarie, reazioni di, si fa per dire “politici pratesi”, che forse puntando su sentimenti un po’ irrazionali, sperano di recuperare il consenso popolare che hanno perduto sul campo delle loro esperienze di governo locale.
Così tutti dicono di voler riformare l’Italia, e tutti per anni hanno detto che le Province andavano perlomeno riviste. Forse qualcuno di quelli che oggi sostengono la conservazione di tutto, in passato ha anche sostenuto che le province dovevano essere abolite e basta.
Adesso nel merito: ho sentito alcune preoccupazioni da cittadini, anche nostri associati, che sono assolutamente condivisibili. Ad esempio c’è chi teme che l’eventuale chiusura di uffici pubblici, tipo la Questura, potrebbe determinare un peggior controllo della sicurezza nel territorio; come se la sicurezza fosse garantita, non tanto da forze dell’ordine adeguate per numero e strumenti, bensì dal numero delle questure; infatti forse qualcuno non sa che in Italia esistono già città con un numero di abitanti quadruplo di quello che avrà la città metropolitana di Firenze Prato e Pistoia.
Questo vale per tantissimi altri servizi a cui i cittadini hanno diritto: non è la quantità di centri di direzione ma la qualità dei servizi e la loro ottimale distribuzione sul territorio a garantire il sacrosanto diritto del contribuente. Anzi, tante volte dietro alla difesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci o meglio delle poltrone, si sono difesi costi ridondanti e improduttivi a danno proprio dei contribuenti soprattutto nella qualità della spesa pubblica.
Allora mi sento di invitare chi che sia a non fare demagogia per aggregare i cittadini su falsi obbiettivi, ovunque sia seduto quando la fa, ma piuttosto entrare nel merito di proposte e programmi concreti che costruendo la città metropolitana garantiscano qualità e fruibilità dei servizi ai cittadini, su tutto il territorio, provando finalmente a spendere di meno e offrire di più, magari migliorando ciò che adesso esiste e non si può certo definire di piena soddisfazione”
Anselmo Potenza – Presidente CNA PRATO