POTENZA E GIUSTI: “CI SARANNO RISORSE ANCHE PER LE EX DITTE INDIVIDUALI PREVALENTAMENTE CONTOTERZISTE”
Impegno pubblico della Provincia per garantire sostegno anche alle famiglie degli imprenditori rimasti senza lavoro
PRATO ( 6.08.10) – “Grande soddisfazione perché i titolari delle imprese individuali che hanno perso il lavoro otterranno gli stessi sostegni al reddito previsti per i lavoratori dipendenti disoccupati e destinatari dei 25 milioni di euro stanziati dal Governo”.
I presidenti di Cna e Confartigianato, Anselmo POTENZA e Luca GIUSTI hanno accolto così, nel corso della riunione del Tavolo di distretto, l’annuncio del presidente della Provincia Lamberto Gestri che ha impegnato pubblicamente le istituzioni a elaborare – di concerto con Cna e Confartigianato – un progetto ad hoc per gli ex terzisti, utilizzando risorse messe a disposizione dalla Provincia.
“Questo atto ? dicono i due presidenti ? dimostra che la Provincia ha fatto proprio il nostro forte appello al senso di responsabilità della politica e il nostro impegno per l’unità del distretto e conferma, ancora una volta, che la politica può rendere possibile ciò che talvolta la burocrazia intralcia. Questo è il secondo grande risultato ottenuto dalle associazioni insieme alle istituzioni per dare risposte a tutte quelle famiglie di lavoratori autonomi, soprattutto contoterzisti, che rischiavano il tracollo sociale”.
In primis, infatti, grande soddisfazione è stata espressa per il risultato ottenuto da Prato che, muovendosi in modo compatto, ha ottenuto dal Governo lo stanziamento di 25 milioni di euro da destinare al sostegno al reddito. Oggi poi l’annuncio della Provincia ha premiato l’impegno delle associazioni, mai venuto meno, per difendere le legittime richieste dei titolari di piccole imprese ormai chiuse”.
Le riunioni per mettere a punto il progetto di Provincia e associazioni inizieranno già da settembre tuttavia, sottolineano i due presidenti, “fermo restando che le risorse stanziate riguardano esclusivamente l’emergenza occupazione, ci sono altre due importanti aspetti da affrontare.
Primo: nella gestione dei 25 milioni le organizzazioni devono essere tutte impegnate perché a Prato la maggior parte dei lavoratori è dipendente di piccole e piccolissime imprese iscritte a Cna e Confartigianato.
Secondo: mancano ancora risorse per favorire investimenti per lo sviluppo e creare quindi presupposti per un rilancio del distretto con la creazione di nuovi posti lavoro. Tutto questo ancora è un sogno nel cassetto ma non dimentichiamo mai che non ci sono prospettive per una città in cui non si costruisce il futuro”.