POTENZA: “Appalto caldaie? Occasione negata dal Comune alle imprese locali”

 


PRATO (6.09.2011)  –  Appalti caldaie del Comune: “sul tormentone di fine estate Bernocchi – CONSIAG, che fine fanno le imprese locali ?”. A chiederselo è il Presidente degli artigiani pratesi, ANSELMO POTENZA.

 “Eppure questa volta  sarebbe bastato poco al Comune per rispettare gli impegni presi tante volte con le piccole imprese. Fare un appalto riservato alle aziende locali per la manutenzione e gestione degli impianti, tanto più che gli importi di cui si legge sono già di per sé sotto soglia. Eppure, ricordo che fra sorrisi e promesse l’assessore Caverni ed il Sindaco stesso, si erano impegnati a costruire le gare per la manutenzione e gestione del patrimonio edilizio e dei suoi impianti affinché  le imprese locali, soprattutto le piccole, traessero da questo mercato un po’ di lavoro per mantenere in piedi l’attività e così garantire occupazione.

Invece la gara è stata fatta per “colossi” che vincono, pare, con ribassi vertiginosi e che, molto presumibilmente, ancora una volta, cercheranno di rispettare gli impegni strangolando le imprese artigiane”.

 “Non è una novità di questa giunta ma piuttosto un errore ripetuto a prescindere dal tipo di maggioranza. All’inizio del millennio discutemmo con la giunta Mattei che assegnò l’appalto di global service, con la logica del massimo ribasso al colosso di turno, quella volta di Napoli, buttando fuori il consorzio degli artigiani locali. Risultato: poco dopo il colosso mostrò incapacità e inefficienza e le imprese locali chiamate dal Comune, lo soccorsero per garantire servizi, sicurezza  e qualità del lavoro e delle manutenzioni.

Anche in occasione di incontri e convegni sindacali, ne ricordo uno della UIL del 2007, parlando di sicurezza dei lavoratori, finì alla sbarra il sistema e tutti i rischi del massimo ribasso”.

 “Ora ci risiamo -conclude Potenza- ma possibile non dimostrare in questa pesante situazione di crisi un po’ di sensibilità concreta verso le nostre imprese locali?

Noi chiediamo che le istituzioni le sostengano, senza spendere di più sia chiaro, ma pagando il giusto prezzo per lavori fatti a regola d’arte.

L’interesse pubblico non è solo nel prezzo, ma anche nella qualità dei lavori garantita assai di più da imprenditori conosciuti professionalmente da tutti perché legati al nostro territorio.
Persino l’Europa ha attivato direttive e programmi per favorire questo tipo di affidamenti alle piccole imprese.
Il Comune la pensa diversamente? Peccato. E’ il solito errore del passato.
Come Cna saremo attenti e vigili per verificare se veramente le promesse dei vincitori saranno rispettate su tutti i fronti: qualità dei lavori, sicurezza, rispetto di leggi  e normative previste nel nostro Paese”.

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