Il Presidente di Cna Toscana Centro, Claudio Bettazzi, si fa carico delle proteste di decine di imprese della provincia di Pistoia, che si sono viste piovere addosso gli aumenti dell’ennesima tassa sui passi carrabili in un momento difficile come questo, contrassegnato da pesanti rincari in bolletta, aumenti delle materie prime e dei prezzi, e in una situazione pandemica dalla quale non siamo ancora usciti.
“La scelta della provincia di Pistoia di istituire il canone unico patrimoniale di concessione, imponendo ai contribuenti pagamenti anche triplicati rispetto al passato, appare oggettivamente fuori luogo, poco responsabile e difficilmente accettabile – sottolinea Bettazzi – Questa tassa infatti va ad incidere su tutti coloro che hanno proprietà sulle strade provinciali e riguarda anche centinaia di imprese che si sono viste recapitare bollette addirittura triplicate rispetto al passato. Ciò si deve alla modifica del metodo di calcolo, che non fa più riferimento al metro lineare ma al metro quadrato, tuttavia sulle bollette il calcolo non viene riportato, e questo innesca molti dubbi sulla correttezza degli importi, senza contare che i cittadini riferiscono notevoli difficoltà per contattare gli uffici provinciali e verificare se le quote ricevute sono corrette o meno.
Di fatto quindi, questo provvedimento appare come l’ennesimo aggravio del peso della fiscalità locale, in un momento delicato come quello attuale, ed è stato messo a punto e attuato senza un preventivo confronto con le categorie economiche, confronto che avrebbe potuto evitare simili aumenti.
Per questo riteniamo opportuno richiedere alla provincia di Pistoia di valutare una sospensione dei pagamenti, facendo slittare le date di scadenza, e convocare quanto prima un tavolo di confronto con le categorie economiche in cui fare chiarezza sui termini di questo balzello e sulle modalità di applicazione, sia nell’interesse degli imprenditori che dei cittadini”.