Piattaforma CNA: le richieste al Governo nazionale

Foto Mazzoni 2Partita l’iniziativa della Direzione Provinciale, la CNA incassa primi sostegni alla propria piattaforma per il rilancio dell’economia pratese.
Su molte proposte la CNA aveva già ottenuto il sostegno dei deputati del centro sinistra, e con il confronto organizzato ieri dalla Direzione provinciale presieduta da Anselmo Potenza, l’associazione incassa anche l’impegno dell’on. Riccardo Mazzoni del Pdl.  Adesso, per la CNA, “ci sono le condizioni per sostenere, a Roma, un progetto di tutti i pratesi”.
Dopo  aver sollecitato con forza e ottenuto il via libera del Governo all’attuazione della legge 33 del 2009 che prevede misure urgenti – e 10 milioni di euro – per i distretti in crisi, ora la Direzione CNA mette sul tavolo un nutrito pacchetto di richieste e un’analisi precisa.
Per i dirigenti Cna, il tavolo della ripresa deve avere 4 gambe: il riequilibrio della capacità produttiva, il sostegno allo sviluppo, il sostegno all’occupazione e politiche sociali di supporto a cittadini e artigiani ormai sotto la soglia di povertà, ma, ad oggi “il Governo ha dato sì delle risposte sul fronte occupazione ma pochi o nulli sono stati gli interventi per lo sviluppo”.
Di qui, ecco dunque le richieste della CNA al Governo nazionale per consentire alle imprese e al distretto di uscire dalla crisi.
Per riequilibrare la capacità produttiva  e sostenere lo sviluppo la CNA propone che:
1) Governo, Regione ed enti locali si attivino per costituire una società finalizzata alla ristrutturazione del distretto
2) Abbassare il costo del lavoro
3) Abbattere l’Irap

 Per Razionalizzare e ridurre i costi della P.a. e semplificare gli adempimenti, la CNA chiede un impegno forte affinché ciascuno, sul proprio territorio, contribuisca a produrre la cultura della razionalizzazione della macchina dello Stato

 Sul fronte del Credito e del fabbisogno finanziario è necessario:
1) Un sostanzioso rifinanziamento del Fondo Nazionale di Garanzia
2) Interventi per la sospensione dei criteri previsti da Basilea 2, per almeno un anno
3) Sul principio dell’esigibilità dell’iva differita la Cna propone al governo di abolire il limite di un anno e di innalzare il provvedimento fino ad imprese con 2 milioni di € di volume di affari
4) sbloccare i crediti vantati verso la P.A.; prevedere posticipi nel pagamento delle tasse; intervenire fiscalmente per agevolare il mantenimento degli utili in azienda e la partimonializzazione delle imprese

 In base all’applicazione dello Small Business Act, la CNA
1) chiede al Governo di inserire meccanismi o interventi legislativi che favoriscano l’assegnazione  di forniture e lavori pubblici alle piccole imprese attraverso quote riservate e organizzazione delle gare per piccoli lotti
2)  propone iniziative politiche e legislative che favoriscano questa pratica anche nelle amministrazioni locali, e ricorda che queste cose possono essere già fatte dalle amministrazioni, basta volerle
3) chiede al Governo di sospendere i vincoli previsti dal Patto di Stabilità almeno per i comuni virtuosi, riattivando così lavoro con le tante piccole opere necessarie sul territorio

Per la Legalità CNA sostiene che “non servono nuove leggi. Basta far rispettare le norme già in vigore”. Ciò che serve alle imprese è “il rafforzamento dell’apparato dello Stato. Uno Stato funzionante è la miglior garanzia per combattere l’illegalità”

 Infine, sul fronte Modernizzazione e Infrastrutture, CNA ha chiesto di aprire un confronto, su Prato, con il Ministro Altero Mattioli visto che è necessario:
1)  portare a compimento e definire con Prato il sistema di trasporto pubblico di persone sull’area vasta: tramvie, metropolitane di superficie
2) Potenziare il trasporto ferroviario
3) Definire soluzioni dell’alta velocità
4) Raddoppiare il collegamento autostradale con Firenze
5) Ridisegnare il ruolo di Prato quale moderna capitale dell’industria toscana e del Centro Italia

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