Normativa su streaming e diritti d’autore.
Come cambia rapidamente l’economia della rete digitale.
La corte di Giustizia europea si è pronunciata sulle tutele autoriali e le pratiche digitali.
Lo streaming web implica la comunicazione al pubblico e deve essere autorizzato dai titolari dei diritti d’autore.
La pronuncia della Corte di Giustizia UE richiama principi delle norme comunitarie: lo streaming di opere protette, qualora non autorizzato, costituisce una violazione dei diritti d’autore, al pari del download illecito.
Con la novità dell’identificazione dei “servizi di streaming”.
Decisione presa sulla falsariga della decisione del caso Filmspeler.
Filmspeler è un servizio di video on demand che non si preoccupa dei diritti d’autore dei video mandati in onda. L’utente del web, acquista un apposito lettore connesso ad una piattaforma open source che reindirizza, a sua volta, a siti web su cui sono messe a disposizione opere protette senza autorizzazione dei titolari dei diritti.
La comunicazione al pubblico è costituita dall’atto di comunicazione realizzato “con consapevolezza delle conseguenze”. Questo si si concretizza con il dare accesso ad un’opera protetta, altrimenti non disponibile. Il pubblico che la riceve deve essere “un numero indeterminato di destinatari potenziali. In questo modo si crea così un nuovo pubblico rispetto a quello precedentemente autorizzato.
Un esempio di come l’economia digitale stia rivoluzionando il mercato della fruizione e dei contenuti.
Per approfondimenti
http://www.corrierecomunicazioni.it/media/47004_pirateria-lo-streaming-come-il-download-colpevole-anche-l-utente.htm