I Presidenti di CNA e Confartigianato scrivono a Cenni e Gestri
“Nessuno escluda gli artigiani perché la crisi è uguale per tutti”
PRATO (3.08.10) – “Artigiani esclusi dagli aiuti di Roma? Non scherziamo nemmeno” dicono con tono arrabbiatissimo ma per niente stizzoso Potenza e Giusti presidenti di CNA e Confartigianato.
“In questa vicenda si gioca la credibilità di politica ed istituzioni, si gioca tutta la capacità di stare insieme fra piccoli e grandi imprenditori, lavoratori, istituzioni e cittadini pratesi; quella unità del distretto che ha portato a risultati, altrove impensabili, come 25 milioni di euro – non sono “bruscolini” – trovati dal Governo per sostenere tanta gente rimasta senza lavoro e senza reddito”.
“Quando si ragiona di persone – sbotta Giusti – se solo si guardassero negli occhi anziché limitarsi a numeri e statistiche, ci si accorgerebbe che la crisi, sbattendoli in mezzo a una strada, li ha resi tutti uguali. Allora il coraggio di chi fa politica deve prevalere su ogni e qualsiasi limite posto da codicilli e interpretazioni da legulei”.
“Non voglio ricordare – aggiunge Potenza – che si tratta di circa trecento famiglie sulle oltre tremila interessate dal provvedimento, non voglio ricordare che si tratta di artigiani che lavoravano da soli, che non hanno né patrimonio né reddito, magari perché se li sono consumati tutti per cercare di continuare a lavorare, insomma, stiamo parlando degli “ultimi” quelli prima sbattuti fuori dalle industrie e poi costretti ad auto-sfruttarsi senza nessun diritto del lavoro”.
“Non vogliamo neppure ricordare – dicono i Presidenti – che quando si è trattato di spostare enormi risorse destinate alla formazione e qualificazione dei dipendenti delle imprese, anche le nostre, sulla cassa integrazione, non abbiamo battuto ciglio pur sapendo che questo ritardava sviluppo e qualificazione delle imprese, e non abbiamo battuto ciglio perché al centro di tutto e prima di tutto noi pensiamo ad aiutare le donne e gli uomini che ne hanno veramente bisogno.
Adesso ci aspettiamo che da qui a domani per l’incontro con l’on. Viespoli e poi a venerdì per il tavolo del distretto, il Sindaco e il Presidente della Provincia, magari insieme, abbiano trovato una soluzione per questi nostri concittadini e sappiamo che con noi, a sostenere sinceramente questa necessità saranno impegnati sindacati dei lavoratori e industriali.
Se non fosse così – concludono Giusti e Potenza – forse non abbiamo capito niente di Prato e per anni abbiamo creduto che fosse verità e non demagogia l’unità di intenti sempre sulla bocca di tutti”.