“Semplificare e non penalizzare”, sono queste le parole d’ordine delle Associazioni CNA Fita Toscana NCC Auto e Confartigianato Auto-Bus/NCC Operator che si schierano unite a difesa della categoria NCC Auto, esprimendo forte preoccupazione per le criticità che stanno penalizzando il settore.
Le due associazioni hanno elaborato un ‘manifesto’ dove si segnalano criticità e richieste in modo chiaro e preciso. Il primo elemento di criticità è l’introduzione del foglio di servizio elettronico, un aggravio insostenibile per le imprese del settore. “La misura, contenuta nel Decreto Interministeriale n. 226/2024, non è rispondente agli obiettivi dichiarati di semplificazione e contrasto all’abusivismo – spiegano le due associazioni – ma, al contrario rischia invece di penalizzare pesantemente l’operatività e la competitività delle aziende, soprattutto quelle artigiane e di piccola dimensione trasformandosi in uno strumento di controllo ossessivo e penalizzante”.
A rimarcare le criticità del provvedimento anche Andrea Ancillotti, Presidente di CNA FITA NCC Bus Toscana Centro che sottolinea come “il decreto, di fatto, inasprisce e limita i servizi, penalizzando non solo il trasporto NCC ma tutti coloro che effettuano un lavoro correlato al servizio NCC, come i tour operator. In pratica, le nuove regole varate dal Governo impongono una “schedatura” della clientela e innescano un meccanismo burocratico di controllo insostenibile per le imprese del settore, senza contare la palese violazione della privacy dei richiedenti. E’ quindi necessario e urgente risolvere queste problematiche normative introdotte da un decreto sul quale la categoria, peraltro, non è stata coinvolta, e c’è la necessità urgente di tutelare l’esigenza dei cittadini di potersi muovere in modo rapido, sicuro e accessibile, evitando simili rigidità”.
Oltre al foglio di servizio elettronico, infatti, come ribadiscono CNA Fita Toscana e Confartigianato Toscana il documento congiunto richiede anche la revisione urgente dell’Art. 25 del DDL Concorrenza perché le modifiche normative al Codice della Strada finora approvate non risolvono le criticità, perpetuando sanzioni sproporzionate e inique. “Chiediamo – proseguono le associazioni – che le sanzioni accessorie della sospensione della carta di circolazione siano applicate solo a partire dalla reiterazione dell’infrazione, garantendo equilibrio e giustizia, senza contare che i nuovi obblighi e le sanzioni eccessive stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di centinaia di imprese regolari favorendo di fatto l’abusivismo e la deregolamentazione del mercato”.
L’ultima richiesta di CNA e Confartigianato, infine, è quella della difesa della libertà d’iniziativa economica congiunta ad un mercato equo, principi fondamentali per la crescita e la sostenibilità del settore. Le politiche attuali rischiano di comprimere questi valori, danneggiando l’intero comparto.
CNA e Confartigianato si rivolgono dunque al Governo, chiedendo oltre alla sospensione del foglio di servizio elettronico, un’applicazione proporzionata e razionale delle sanzioni, interventi efficaci contro l’abusivismo ed un coinvolgimento diretto delle rappresentanze di categoria nel dialogo con le istituzioni.
“In attesa di un segnale da parte dell’esecutivo – concludono le associazioni – stiamo mettendo in campo alcune iniziative per far valere le nostre ragioni tra le quali: la valutazione di iniziative legali di opposizione contro il foglio di servizio elettronico; la Diffusione del manifesto con le principali richieste, che sarà inviato ai parlamentari e alle istituzioni locali; il proseguo del dibattito politico. CNA e Confartigianato lavorano con responsabilità e determinazione per tutelare il lavoro, la professionalità e la continuità operativa degli operatori del settore NCC Auto.
A questo link è possibile scaricare il Manifesto degli NCC https://we.tl/t-rkGGif0SWt