Mantenere l’apertura di Acconciatori Estetiste Tattoo e Piercing in zona rossa

Mantenere l’apertura di Acconciatori Estetiste Tattoo e Piercing in zona rossa e possibilità per i clienti di spostarsi verso i comuni limitrofi per usufruire dei servizi in virtù del rapporto fiduciario.

È questo il messaggio che la CNA Toscana, attraverso la portavoce delle Estetiste, Daniela Vallarano e degli Acconciatori, Massimiliano Peri, lancia alla Regione Toscana per i prossimi mesi.

“Gli ultimi due anni di Covid hanno rappresentato un periodo di grande difficoltà per le imprese del benessere, affermano i due portavoce. Abbiamo dimostrato però grande senso di responsabilità applicando severi protocolli sanitari e raggiungendo elevati standard di sicurezza, a garanzia di clienti e salute pubblica.

I nostri saloni non hanno rappresentato una fonte di contagio grazie al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione ed all’attenta esecuzione delle procedure di sanificazione. Inoltre, la una gestione degli accessi che ha limitato entro i parametri previsti la compresenza di persone all’interno del salone.

Esse si sono contraddistinte per avere sistematicamente evitato ogni forma di assembramento, anche se questo ha comportato danni economici, dimostrando grande senso civico.

Quello che vogliamo assolutamente scongiurare – continuano Peri e Vallarano – è che di fronte ad una possibile recrudescenza del virus, nessuno pensi assolutamente di tornare a chiudere i nostri saloni in caso di zona rossa.

E’ necessario mantenere l’apertura di Acconciatori Estetiste Tattoo e Piercing in zona rossa.

Ciò anche alla luce delle analisi e delle considerazioni che ci hanno portato ad azioni importanti a tutela della categoria.

Ricordiamo ad esempio la petizione dell’autunno scorso. Abbiamo raccolto, insieme alle altre associazioni, oltre 50.000 firme, consegnandole alla Ministra Gelmini e alla Regione Toscana.

Chiediamo pertanto alla Regione Toscana di farsi portavoce della nostra preoccupazione presso il Governo. Non possiamo rischiare di tornare ad una chiusura che per acconciatori, estetiste, tatuatori e piercer sarebbe devastante”.