Cna World China, da sempre portatrice di azioni concrete per la legalità e contro l’abusivismo nelle imprese, ha incontrato i consiglieri comunali Teresa Lin e Marco Wong per lanciare ad istituzioni e associazioni proposte concrete finalizzate a contrastare i fenomeni di illegalità e degrado cittadino con il supporto e il coinvolgimento degli imprenditori associati.
Sul primo fronte, hanno sottolineato il Presidente di CNA Tosana Centro Claudio Bettazzi e il portavoce di Cna World China, Wang Liping, “riteniamo necessario ribadire la nostra disponibilità a concordare con i consiglieri comunali – ai quali chiediamo di farsi portavoce delle nostra proposta presso il Comune – azioni concrete per la lotta all’illegalità nelle imprese anche attraverso percorsi formativi, informativi, consulenze nelle imprese, check up gratuiti, accompagnamento alla legalità e con tutti quegli strumenti che vorremo concordare insieme e che intendiamo portare avanti coinvolgendo le circa 300 imprese socie di Cna World China. Abbiamo letto infatti con favore che anche nell’area di Firenze, Sesto e della piana fiorentin finalmente qualcosa si sta muovendo e si sta prendendo atto della necessità di agire per l’integrazione degli imprenditori cinesi, partendo da campagne informative sul tema della legalità e del rispetto delle regole comuni. E’ un lavoro non facile ma che può dare ottimi risultati, come dimostra l’esperienza che da 7 anni portiamo avanti attraverso CNA World China. Come abbiamo sempre affermato infatti – lanciando campagne di informazione capillari e collaborando costantemente con la Regione, le istituzioni e gli enti di controllo – il lavoro è un punto di partenza per l’integrazione, certo, ma non basta. Bisogna anche che gli imprenditori garantiscano un forte impegno per la lotta all’illegalità diffusa, che va debellata ovunque: che si parli di tintorie, imprese, asili irregolari o attività commerciali”
Detto questo, un altro nodo cruciale per l’integrazione tra comunità riguarda un buon livello di vivibilità e decoro della città, che “devono rappresentare il secondo obiettivo prioritario comune, perché più Prato è attraente e rispettata dal punto di vista della sicurezza, della legalità e del decoro e maggiore sarà il valore del nostro territorio, ed anche degli investimenti che gli imprenditori saranno invogliati a fare in vari settori, terziario, servizi, turismo e immobili. Questa città – dicono Bettazzi e Wang – non è solo dei pratesi, ma è di tutti. Massima solidarietà dunque ai cittadini che vivono nel Marcolotto Zero, dove si impone un intervento serio per la riaffermazione di regole basilari e di quel decoro urbano che è un diritto di tutti i pratesi, di qualsiasi nazionalità essi siano. Ma non vogliamo limitarci al Marcolotto perché decoro non significa solo illuminazione, parchi o spazi verdi, ma significa soprattutto un richiamo forte al senso di responsabilità comune e al rispetto di regole condivise in tutta la città, soprattutto sul fronte della sicurezza, della tutela dei bambini, della pulizia e dello smaltimento corretto dei rifiuti”.
Di qui, la proposta messa sul tavolo istituzionale dagli imprenditori di Cna World China e Cna Toscana Centro è quella di costruire un’operazione che raggruppi e coinvolga tutte le imprese cinesi, le associazioni e gli enti culturali già esistenti, per costruire insieme al Comune e alle istituzioni un nuovo soggetto di aggregazione, anche sottoforma di consorzio.
La rinascita di questa città – precisano – deve passare anche attraverso gli imprenditori orientali che vogliono assumersi le proprie responsabilità nella costruzione di una città decorosa, sicura, sana e vivibile ed è fondamentale che si sentano impegnati in prima persona in questo percorso di rinascita della città.
Mettiamo quindi a punto, tutti insieme, un nuovo modello per organizzare la rigenerazione urbana delle aree degradate attraverso la cultura e l’innovazione sociale.
Un modello che preveda attività di promozione del territorio, diffusione di regole del vivere civile, investimenti per il recupero delle aree degradate e che venga gestito attraverso un’unica “entità” aggregativa da realizzare tutti insieme, con regole condivise, che veda tutti i soggetti interessati progettare e portare avanti iniziative mirate al decoro e alla sicurezza della nostra città”.