Presentiamo una breve sintesi dei principali provvedimenti introdotti dalla Legge di Stabilità 2015. In attesa di approfondirli, accenniamo a quelli che risultano di maggiore interesse per i settori edile e impiantistico. Invitiamo a prenderne visione utilizzando il collegamento in calce all’articolo. Ognuno, in base alla tipologia di committenti, potrà così prefigurarsi l’impatto economico e finanziario di questi provvedimenti. In particolare ci preme sottolineare l’estensione del reverse charge, l’inversione contabile dell’Iva, perchè in grado di causare pericolose crisi di liquidità in chi opera con Enti Pubblici o con la grande distribuzione. Le conseguenze saranno ovviamente proporzionate all’entità del fatturato emesso nei confronti di questi soggetti. Dal primo gennaio i documenti andranno infatti emessi senza Iva. L’azienda riscuoterà pertanto il solo imponibile. Questo impedirà la normale compensazione con l’imposta pagata sulle forniture. La capacità di sostenere finanziariamente tali lavori, già messa a dura prova dai ritardi cronici con cui la PA salda i debiti, sarà ulteriormente strapazzata dall’inevitabile anticipazione dell’imposta. Alcune imprese associate ci hanno già segnalato gravissime criticità. L’intero sistema CNA non lascerà nulla di intentato per indurre il governo a modificare questo previsione. Giudizi negativi arrivano anche sul fronte Ecobonus: un’ennesima proroga lo ha infatti procrastinato a fine 2015 anziché strutturarlo definitivamente. Sberla anche alle termostufe: l’Iva sul pellet passa infatti dal dieci al 22% con tutto quello che ne consegue in termini di competitività di questi impianti. Scarica e leggi la scheda esplicativa
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