Focus sulla Legge di Bilancio 2019 con al Presidente Elena Calabria e il Segretario Nazionale Sergio Silvestrini. Presentati in Assemblea CNA Toscana Centro i risultati ottenuti da CNA per le imprese

“Nel 2018 l’iniziativa della CNA sul fronte politico è stata particolarmente intensa e ricca di riconoscimenti. Abbiamo messo a punto e realizzato una fitta agenda di incontri con Ministri, Sottosegretari e Presidenti delle Commissioni parlamentari per rappresentare problemi, aspettative e proposte concrete che hanno permesso di ottenere traguardi positivi per le imprese e le stesse associazioni. Si è trattato di un impegno gravoso ma del quale andiamo molto orgogliosi visti i tanti provvedimenti che siamo riusciti a far inserire nella Manovra finanziaria 2019 e che avranno ricadute reali su tutte le piccole e medie imprese come, ad esempio,  l’incremento dal 20 al 40% della deducibilità IMU sugli immobili strumentali,  la riduzione 30% tariffe INAIL, la proroga detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia, acquisto mobili e bonus verde, la proroga Nuova Sabatini, l’innalzamento soglia per affidamento diretto da 40 a 150.000 euro negli appalti pubblici”

A sottolinearlo alla platea di imprenditori e dirigenti presenti all’Assemblea di CNA Toscana Centro tenutasi oggi, è stata la Presidente ELENA CALABRIA, affiancata dal Segretario Generale di CNA Nazionale SERGIO SILVESTRINI che è entrato nel merito sia delle prospettive economiche per le pmi sia dei risultati concreti ottenuti da CNA nella Legge di Bilancio 2019.

Sul primo fronte, a livello generale, ha detto Silvestrini, le difficoltà dell’economia, in un quadro di complessivo rallentamento mondiale, stanno coinvolgendo anche gli artigiani e le piccole imprese. Lo dimostra un dato, di pochi giorni fa, del nostro Osservatorio sul lavoro, dal quale risulta un drastico calo delle assunzioni registrato a gennaio. Non voglio fare allarmismi, sia ben chiaro, ma il ridimensionamento delle stime di crescita e del quadro macroeconomico è certificato dall’Istat. Ora è necessario intervenire con estrema rapidità per invertire la rotta. I problemi da affrontare non sono di oggi ma scaturiscono da quella che chiamo l’anomalia italiana: gravi e complessive difficoltà strutturali che affliggono il nostro sistema economico. E s’ingigantiscono in particolare a danno di artigiani, piccoli e medi imprenditori. Parlo del carico fiscale tra i più alti del mondo, del divario Nord-Sud, dei ritardi infrastrutturali, delle difficoltà di coniugare correttamente l’innovazione al sistema produttivo, del credito in calo da troppo tempo, uno dei principali ostacoli alla crescita. Soprattutto, di una burocrazia ferocissima, con ingenti costi diretti e indiretti.  Sono nodi che si trascinano, irrisolti o intaccati solo in superficie, da decenni. Non voglio sottovalutare i risultati che il mondo degli artigiani e delle piccole imprese hanno raggiunto con la Legge di Bilancio e con altri provvedimenti varati dall’attuale governo, ma per riprendere la strada di una crescita ben più robusta dell’attuale non bastano. Vanno liberate risorse per gli investimenti molto più consistenti di quelle previste, riducendo la spesa pubblica e nel contempo alleggerendo la tassazione sulle imprese. Con un obiettivo prioritario: rompere il clima di sfiducia che si è creato da qualche tempo nel nostro Paese e sul nostro Paese per far ripartire gli investimenti, italiani e internazionali”.

Detto questo, sul fronte dei provvedimenti inseriti dal Governo in Legge di Bilancio 2019, l’impegno di CNA ha consentito di introdurre molti interventi di grande impatto sul sistema delle imprese:

– l’incremento dal 20 al 40% deducibilità IMU sugli immobili strumentali

– la riduzione 30% tariffe INAIL

– la proroga detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia, acquisto mobili e bonus verde

– la proroga Nuova Sabatini

– l’innalzamento soglia per affidamento diretto da 40 a 150.000 euro negli appalti pubblici

– l’aliquota IRES ridotta dal 24 al 15% su utili reinvestiti per l’acquisizione di beni materiali strumentali e per l’incremento dell’occupazione

– l’estensione regime forfettario al 15% fino a 65.000 euro di ricavi

– la disciplina riporto delle perdite nel regime per cassa

– la verifica e riassegnazione risorse patrimonializzazione confidi

– la proroga 15 anni concessioni demaniali marittime

– la riduzione accisa microbirrifici

– la proroga decontribuzione assunzione con contratto di apprendistato

– il blocco dell’aumento IVA 2019

– la proroga voucher credito d’imposta formazione 4.0

– la proroga e rimodulazione della disciplina di maggiorazione dell’ammortamento e dell’iper ammortamento

– la proroga incentivo occupazione Mezzogiorno

– l’innalzamento della soglia dell’obbligo di ricorso al MEPA da 1.000 a 5.000 euro.

A questi sono da aggiungere una serie di ulteriori misure che generano comunque benefici per il mondo delle piccole e medie imprese, tra cui:

– la proroga e modifica alla disciplina del credito di imposta per ricerca e sviluppo

– i voucher per l’acquisto di prestazioni di consulenza manageriali

– gli incentivi al conseguimento patente per giovani conducenti autotrasporto

– il potenziamento e proroga della misura “Resto al Sud”

– la cedolare secca per locazione di immobili ad uso commerciale con aliquota al 21%.


 

 

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