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Il pane toscano diventa DOP

A seguito del riconoscimento che il Comitato Qualità degli Stati membri UE ha dato al pane toscano, che da oggi possiede il marchio Dop (Denominazione di Origine Protetta), la CNA di Pistoia esprime la propria soddisfazione e rivendica il proprio ruolo da protagonista nel percorso per ottenere il marchio.

“Questo prestigioso risultato – commenta la presidente Elena Calabria – è frutto del grande lavoro svolto dalla CNA. E’ proprio all’interno della nostra associazione che nel 2001 nacque l’idea di disciplinare la produzione del pane toscano. Oggi questo importante prodotto regionale è dunque la prima DOP (Denominazione di Origine Protetta) della Toscana, un marchio che ne certifica le caratteristiche, garantendo uno straordinario vantaggio competitivo. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo a Mauro Capperi, prematuramente scomparso, allora Presidente di CNA Alimentare, che con particolare tenacia riunì intorno a questo progetto i panificatori iscritti alla nostra associazione. Successivamente anche Confartigianato sposò il progetto e dopo alcuni anni, alla costituzione del consorzio per il riconoscimento della DOP, aderì anche Confcommercio. CNA è sempre stata capofila dell’iniziativa, tenendo i rapporti con le istituzioni di riferimento, coinvolgendo molini, agricoltori e produttori per garantire la toscanità della filiera”.

Anche per Piero Capecchi, Presidente Consorzio di Promozione e Tutela e Presidente Panificatori CNA Pistoia, è un risultato importantissimo, frutto del costante lavoro del Direttore Roberto Pardini, che ha superato i numerosi ostacoli che in questi quindici anni si sono manifestati. “Il pane toscano con riconoscimento DOP – continua Capecchi – viene prodotto seguendo un rigoroso disciplinare i cui componenti sono stati studiati e ricercati dalle università toscane: il lievito madre dall’Università di Pisa e il grano dall’Università di Firenze. Il prodotto finale è veramente di eccellenza, digeribile, a basso contenuto di glutine e ad alta conservazione “

Piena soddisfazione viene espressa anche da Gabriele Sichi, presidente di CNA Alimentare. “Questo risultato – afferma Sichi – è innanzitutto un riconoscimento alla qualità dei prodotti alimentari della nostra regione, ma anche alla lungimiranza e alla tenacia di coloro che all’interno della nostra associazione hanno lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo”.

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