Nella sede direzionale di CNA Toscana Centro, i Presidenti dei mestieri Costruzioni, Impiantistica e Serramenti, con i relativi consiglieri, hanno incontrato gli Onorevoli Erica Mazzetti e Marco Furfaro per confrontarsi sul presente e sul futuro degli incentivi per il settore dell’edilizia e affini.
Durante l’incontro sono intervenuti, tra gli altri, i Presidenti dei Mestieri coinvolti nel Settore Casa, Riccardo Castellucci, Lorenzo Mucci, Massimo Goti, Sergio Perna, Mirko Rindi e il responsabile Costruzioni e Installazione Impianti di CNA Toscana Roberto Pellegrini,che hanno manifestato forti preoccupazioni per l’impatto che il taglio dei bonus avrà sul mondo artigiano, chiedendo ai parlamentari un impegno a rivedere le ultime decisioni del governo in materia e a strutturare politiche di ampio respiro che abbiano una visione pluriennale per tutto il settore.
Numerosi sono stati i temi affrontati legati ai bonus fiscali, dalla richiesta di una risoluzione alla questione complicata e difficile dei crediti che ad oggi risultano ancora incagliati nei cassetti fiscali delle Imprese, all’importanza di non sottovalutare ed osservare in modo propositivo la direttiva Case Green, questioni che impattano profondamente sul settore edilizio e sull’intero sistema economico.
CNA Toscana Centro continuerà a farsi portavoce delle istanze delle imprese e a promuovere un dialogo costante con i rappresentanti delle Istituzioni, al fine di individuare a implementare strumenti efficaci che siano realmente sostenibili per le imprese e che consentano a tutto il settore Casa di rimanere competitivo, coniugando innovazione e sostenibilità ambientale con uno sviluppo economico stabile e inclusivo.
I Presidenti di mestiere, infatti ritengono essenziale costruire politiche che valorizzino le eccellenze delle nostre imprese, garantendo loro certezze normative e incentivi strutturati per affrontare le sfide della transizione energetica.
Il settore artigiano rappresenta una parte significativa del tessuto produttivo italiano, contribuendo alla creazione di valore, occupazione e innovazione. Costituisce una quota rilevante del prodotto interno lordo, ha una presenza diffusa sul territorio, anche nelle aree più marginali, contribuendo a ridurre il divario tra aree urbane e rurali. L’artigianato non rappresenta, in definitiva, solo economia per il sistema Paese, ma anche motore di innovazione, sostenibilità, coesione sociale, inclusione. E di conseguenza pensare politiche strutturali con orizzonti di lungo periodo per questo settore vuol dire adottare una strategia fondamentale per garantire la resilienza e la competitività del Sistema Italia.
L’appello lanciato da CNA ai Parlamentari è quindi chiaro: le imprese chiedono proposte politiche strutturali, una strategia di sostegno ben definita, che metta al centro il valore delle competenze artigiane in Italia. Politiche per il “Comparto Casa” che definiscano un quadro normativo certo e di ampio respiro, necessario ad un’impresa per stabilire una pianificazione nei prossimi anni; politiche che delineino incentivi adeguati e mirati, volti non solo a sostenere le imprese nel breve periodo, ma anche a favorire uno sviluppo strutturale del settore, grazie a investimenti in innovazione e sostenibilità, e che consentano alle imprese artigiane di essere competitive su scala globale, favorendo ad esempio anche l’accesso al credito.