Continua imperterrita la sequela delle disposizioni che la normativa sui gas fluorurati riserva a chi opera nei settori della refrigerazione, condizionamento e sicurezza antincendio. Tocca ora a quella imposta dall’Art. 16 del Dpr 43: l’obbligo di comunicare entro il 31 maggio di ogni anno i quantitativi di F-gas emessi in atmosfera nell’esercizio precedente. Durante un incontro avvenuto ieri fra CNA Installazione e Ministero dell’Ambiente, è stato comunicato che il differimento del termine relativo a questo adempimento non sarà concesso. I conduttori degli impianti, o i terzi responsabili, dovrebbero, il condizionale è inevitabile vista l’impossibilità pratica di rispettare questa scadenza, comunicare telematicamente al Ministero i quantitativi di gas che si sono dispersi in atmosfera nel 2012. Un dato rilevabile esclusivamente dai “libretti di impianto” su cui i manutentori avrebbero dovuto e dovranno annotare gli interventi e gli eventuali rabbocchi effettuati. Ogni rabbocco presuppone infatti la “fuga” in atmosfera di un’analoga quantità di gas. Ed è questo il dato che interessa al Ministero dell’Ambiente che è anche titolare dell’attività di accertamento e del potere sanzionatorio. Un altro adempimento stucchevole che, almeno per il 2012, risulta tra l’altro impossibile da rispettare. E’ infatti ovvio che, ad oggi, non esiste impiantista che possieda la piena tracciabilità degli interventi eseguiti lo scorso anno. Inoltre, questi dati sono da aggregare in un modulo istituito il 14 maggio e da inviare tramite un portale internet cha ha iniziato a funzionare il 22…! Lo start up di questa procedura è pertanto ingestibile. Da qui la richiesta di proroga che CNA ha insistentemente avanzato nelle scorse settimane. Il diniego purtroppo ricevuto pone problemi davvero grossi. Il Ministero, evidentemente consapevole del pasticcio, ha garantito informalmente un approccio soft ai controlli che sarebbero al momento sospesi… Naturalmente queste rassicurazioni verbali, pur provenienti da fonti ministeriali autorevoli, non possono tranquillizzare i destinatari della normativa che, ripetiamo, sono le persone fisiche titolari degli impianti o le imprese, quando siano incaricate della loro conduzione in qualità di “terzi responsabili”. Per questo CNA ha richiesto l’emissione di un provvedimento normativo urgente che intervenga ufficialmente sull’effettività delle sanzioni. In attesa di comunicare tempestivamente ogni ulteriore novità, invitiamo gli interessati a prendere visione dei documenti utilizando i link sotto riportati e intestare quanto prima i libretti a tutti gli impianti che contengono oltre 3 Kg di gas.
Modello di comunicazione Art. 16