(20/04/2011) – I nuovi interventi sul fotovoltaico sono totalmente insufficienti. La bozza di decreto che stabilisce le nuove condizioni di incentivazione, presentata dal Ministro dello Sviluppo Economico alla Conferenza Stato Regioni, non coglie le esigenze delle decine di migliaia di imprese che operano nel campo delle energie rinnovabili. Pur prevedendo minori decurtazioni agli incentivi riconosciuti ai piccoli impianti, la norma introduce per questi ultimi riduzioni che, a dicembre 2011, superano il 20% e, per il 2012, arrivano al 30%. Se confermati, questi tagli rischiano di scoraggiare i nuovi investimenti. E’ evidente infatti che, in particolare per i piccoli impianti, diminuirebbe la fattibilità economico/finanziaria di qualunque progetto. La bozza di decreto prevede, inoltre, un intervento di riduzione degli incentivi fin dal prossimo mese di giugno, colpendo in tal modo anche i progetti avviati sulla base di un contesto normativo approvato solo pochi mesi fa.
La CNA sostiene con forza le proposte già presentate al Ministro Romani che, da un lato consentono una riduzione del peso degli incentivi al fotovoltaico in bolletta e, dall’altro garantiscono i progetti in corso favorendo in particolare la diffusione dei piccoli impianti sugli edifici. In particolare le proposte prevedono il mantenimento delle condizioni attuali fino a fine 2011 per gli impianti di piccola dimensione e una riduzione, graduale, da giugno 2011 solo per gli impianti di maggiori dimensioni. Deve essere comunque chiaro che per salvaguardare lo sviluppo del settore e l’occupazione a questo punto occorre avviare rapidamente un tavolo permanente di consultazione con le Associazioni d’impresa per definire , con una con una procedura condivisa , tutto il nuovo quadro degli incentivi per le rinnovabili.