“Norma Iniqua – dice la CNA Nazionale – contro cui ci stiamo battendo da tempo”
Adesso la questione è al vaglio delle commissioni parlamentari
A breve verrà chiarito con norma che l’Agenzia delle Entrate non potrà più (per il futuro) e non avrebbe mai potuto (per il passato), determinare l’avviamento delle aziende, ovvero le plusvalenze derivanti dalla cessione degli immobili o dei diritti reali sugli stessi, in base alle sole valutazioni applicabili ai fini dell’imposta di registro.
Fino ad oggi il costo di avviamento di un’azienda che viene ceduta è sempre stato tassato in base ad un valore attribuitogli dal legislatore secondo alcuni parametri presuntivi, che spesso non rispecchiavano la realtà, rivelandosi un ulteriore balzello per le imprese. Attualmente è in discussione una norma che dovrebbe apportare modifiche sostanziali.
“E’ una norma che si trova nell’articolo 5, comma 2 dello schema di decreto legislativo (atto camera n. 161), di attuazione della riforma fiscale –si legge sul sito della CNA Nazionale – presentato nel Consiglio dei Ministri del 21 aprile scorso. Ora il decreto è stato trasmesso alle commissioni finanze di Camera e Senato per il previsto parere, poi, ci si augura, che in tempi brevi, diventi decreto legislativo e, quindi, efficace. Su questo specifico punto la CNA si sta battendo da tempo, usando ogni mezzo ed ogni interlocutore possibile. Speriamo che questa sia la volta buona”.
“Anche la CNA di Pistoia – commenta Annalisa Cipriani, responsabile CAF – ha diversi contenziosi in corso sulla questione che speriamo di risolvere proprio con la norma suddetta”.
Per informazioni: www.facebook.com/pages/Cna-Ufficio-Politiche-Fiscali/477468582317921