Firmato l’accordo sul rinnovo del CCNL per gli odontotecnici. Si tratta del Contratto dell’area Meccanica, scaduto il 31 dicembre 2018, all’interno del quale rientrano anche i laboratori. L’applicazione è stata estesa anche al settore del restauro dei beni culturali.
Il contratto, sottoscritto da CNA, dalle altre organizzazioni datoriali e Fiom – Cgil, Fim – Cisl, Uilm-Uil, si applica ad oltre 120 mila imprese e 500 mila lavoratori dei settori metalmeccanica, installazione di impianti, autoriparazione, orafi, argentieri ed affini e odontotecnici.
Termini dell’accordo
L’accordo firmato sul rinnovo del CCNL per gli odontotecnici prevede un incremento a regime sul 4° Livello del settore odontotecnici pari a 66,09 euro. Erogazione in tre tranches: a gennaio, maggio e dicembre 2022.
Ai lavoratori già in forza viene riconosciuto un importo una tantum, a copertura del periodo di carenza contrattuale, pari a 130 euro. Erogazione in due tranche: la prima di 70 euro a marzo 2022 e la seconda di 60 euro a luglio 2022. Il contratto scadrà il 31 dicembre 2022.
Il commento di CNA SNO Odontotecnici
“Si tratta di un traguardo importante – fanno sapere dalla CNA SNO Odontotecnici Nazionale – che ha visto CNA SNO Odontotecnici, insieme a tutti i Mestieri coinvolti, determinata a contribuire al raggiungimento di un’intesa positiva per tutti i soggetti del settore.
Il momento economico resta ancora estremamente complesso per gli odontotecnici, alle prese con dinamiche di mercato sempre più complesse. Inoltre, la categoria deve fare i conti con l’applicazione della nuova Direttiva Europea MDR 745/2017. Si tratta di un passaggio di non banale attuazione. Gli odontotecnici dovranno dotarsi di un sistema di gestione rigoroso, che li vedrà responsabili diretti dell’immissione dei dispositivi sul mercato. Ovviamente la CNA sarà al loro fianco, a partire dal ciclo di Webinar in partenza il 28 gennaio (clicca qui per maggiori informazioni).
In conclusione si può dire che, in questo scenario, il rinnovo del Ccnl rappresenta senza dubbio un momento molto significativo dal punto di vista sindacale. Parliamo di uno strumento fondamentale per la ripartenza dei nostri laboratori”.