Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato stampa unitario di Cna – Servizi alla Comunità, Confartigianato – Associazione Nazionale Carrozzieri e Casartigiani – Autoriparazione.
Le Associazioni nazionali di categoria Cna – Servizi alla Comunità, Confartigianato Anc e Casartigiani – Autoriparazioni, che associano 14.000 imprese di carrozzeria su tutto il territorio nazionale, esprimono la loro profonda soddisfazione per la dichiarata inammissibilità dell’emendamento 2.56 presentato dal Governo nell’iter di conversione in legge del Decreto Incentivi.
Questo emendamento – che riguardava il tema dell’indennizzo diretto nella RC Auto – se accolto, avrebbe annullato le positive conseguenze di una recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 180/2010) che ha sancito la “facoltatività” del sistema di risarcimento diretto. Più semplicemente ciò significa che, in caso di incidente, l’automobilista è libero di scegliere o di attivare il cd risarcimento diretto (richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione) o – in alternativa – procedere secondo il vigente ordinamento nazionale e comunitario (richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno).
In coerenza con quanto affermato dalla Corte Costituzionale, le Associazioni nazionali di categoria da sempre sostengono la necessità di mantenere aperte le opzioni e i diritti del dennaggiato, difendendo in tal modo un assetto aperto del mercato dell’autoriparazione, dove ogni soggetto può e deve svolgere la propria attività in piena autonomia, senza che nessuno parta da condizioni di privilegio abusando di posizioni dominanti.
Tutto ciò soprattutto nell’interesse dei consumatori il cui diritto a scegliersi il carrozziere di fiducia ed ottenere riparazioni “a regola d’arte” – che si traduce in “sicurezza del parco veicoli circolanri” – rischia di essere compromesso dalla politica aggressiva delle compagnie di assicurazioni, che mirano a monopolizzare la gestione dei sinistri nel nostro Paese, incuranti della pluralità dei soggetti che sono parte attiva riparatori, tenuti da una parte a “garantire” il proprio lavoro e dall’altra fortemente condizionati dalle assicurazioni nella loro attività imprenditoriale.
Grazie all’azione politica e all’impegno delle Associazioni nazionali di categoria e delle Confederazioni, che hanno dialogato senza sosta sia con i rappresentanti del Governo, sia con i deputati della VI e X Commissione delle Camere dei deputati, e grazie alla mobilitazione di migliaia di carrozzerie su tutto il territorio nazionale, è stato ottenuto un grande successo politico, a garanzia di un mercato della riparazione dei veicoli aperto e trasparente.
L’unità delle Associazioni nazionali di categoria. il decisivo apporto delle Confederazioni, la qualità della rappresentanza che esse sanno esprimere, supportate dalla forza e dal dinamismo delle imprese associate, rappresentano la vera garanzia di successo per una seria e consapevole tutela delle imprese artigiane e pmi del settore.