iva

Edilizia e Installazione – Prime indicazioni operative della CNA sul reverse charge

Ad integrazione di quanto già anticipato lo scorso 8 gennaio, mettiamo a disposizione alcune precisazioni operative rilasciate da CNA Interpreta, la società di consulenza dell’Associazione. Ad un mese dall’estensione ai servizi di installazione impianti, demolizioni, pulizia e rifiniture edili dell’inversione contabile dell’iva, il quadro permane normativamente poco chiaro con dubbi e perplessità applicative. Difficoltà importanti ma sicuramente superabili attraverso specifici pronunciamenti del Ministero o dell’Agenzia Entrate. La complicazione che al momento appare invece senza rimedio è la posizione di costante credito iva in cui si troveranno le imprese che lavorano con la Pubblica amministrazione o con altre aziende. Come avevamo già rilevato nell’articolo citato in apertura, questo sistema riduce la liquidità aziendale. La mancata riscossione dell’imposta sulle fatture emesse non è infatti compensata da un analogo provvedimento sull’iva acquisti. Infatti, ad eccezione delle prestazioni svolte nei confronti di persone fisiche o condomini, elettricisti, idraulici, esercenti pulizia local, edili e affini continueranno a pagare l’imposta sulle forniture senza poterla addebitare ai clienti. Ricordiamo infine che la Pubblica Amministrazione deve applicare questa disposizione a partire dalle fatture ricevute dopo il primo gennaio 2015. Attenzione pertanto ai tentativi di applicazione retroattiva della norma. Gli uffici della CNA di Pistoia sono a disposizione per ricevere segnalazioni in tal senso e per valutare le singole posizioni contabili. In attesa di saperne di più invitiamo a leggere  questo documento di CNA Interpreta

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