La recentissima conversione del Decreto 69/2013, consolida, o dovrebbe consolidare…, alcune importanti e auspicate misure di semplificazione ed efficientamento amministrativo. Si va dai provvedimenti sanzionatori per le Pubbliche Amministrazioni troppo lente, agli alleggerimenti burocratici in materia antinfortunistica e ambientale; dall’applicazione di principi di carattere generale per adeguarsi a disposizioni comunitarie, allo snellimento delle procedure per ottenere il via libero ai nuovi cantieri edili. Il condizionale resta ovviamente obbligatorio. Specie quando si tenta di infrangere il muro di gomma della burocrazia su cui, lo abbiamo denunciato più volte anche su queste pagine, si infrangono spesso le migliori intenzioni del legislatore. In tema di edilizia poi, i tentativi di sburocratizzare le procedure di richiesta dei permessi per iniziare anche i lavori più piccoli, si sono sempre arenati nel tentacolare intreccio di vincoli e norme regionali o comunali concorrenti quando non addirittura antagoniste. Al riguardo, appena possibile, ci confronteremo con i professionisti del settore per sapere cosa pensano di queste novità ingegneri, geometri, architetti e periti. Come accennato, gli argomenti trattati sono diversi e, almeno sulla carta, decisamente interessanti. Forniremo quanto prima i necessari approfondimenti per informare al meglio le nostre imprese. Nel testo spiccano le semplificazioni per l’edilizia che, combinate con le recenti misure incentivanti la riqualificazione energetica e strutturale degli edifici, articolo del 7 agosto, potranno, se pienamente applicate, favorire il rilancio del comparto cantieristico; sicuramente il più devastato dalla crisi. Sul tema, una stonatura: in sede di conversione, il periodo di validità dei Durc, è stato ridimensionato a centoventi giorni rispetto ai sei mesi concessi dal Decreto Legge. Di un certo rilievo poi, forse più politico che pratico, gli alleggerimenti burocratici in materia di sicurezza. Vale la pena ricordare come CNA si sia costantemente battuta per superare quel muro ideologico che da venti anni a questa parte ha tenacemente impedito l’abbandono di adempimenti inutili e formalismi esasperati, a tutto vantaggio degli investimenti in sicurezza e tutele sostanziali. I mesi a venire ci diranno se questo tabù verrà finalmente infranto. Per il resto, in attesa di ulteriori e più precise informazioni, invitiamo a prendere visione della guida edita dal Ministero Pubblica Amministrazione e Semplificazione, che riassume sinteticamente i contenuti della Legge. Mettiamo inoltre a disposizione lo schema del Decreto realizzato da CNA Interpreta.
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