Il Decreto Legge che ha recepito la Direttiva CE sulla prestazione energetica nell’edilizia, approvato dal CdM venerdì 31, contiene anche una modifica sostanziale al sistema di qualificazione degli installatori FER. Come denunciato su queste stesse pagine nell’articolo postato lo scorso 9 maggio, l’Art. 15 del D.Lgs. 28, impediva di fatto alla stragrande maggioranza degli installatori di continuare ad operare sulle rinnovabili. Ora questa modifica, tenacemente richiesta da CNA, estende la qualificazione automatica, originariamente prevista solo per i Responsabili Tecnici abilitati ai sensi delle lettere a, b, e c dell’Art. 4, comma 1, DM 37/08, anche ai Responsabili Tecnici lett. d.
Un sospiro di sollievo per gli imprenditori e una grande soddisfazione per la nostra struttura sindacale. Si corona di successo l’intensa attività svolta in questi mesi da CNA per evitare che circa 80.000 imprese, colpevoli solo di avere Responsabili Tecnici senza titoli di studio ed abilitati per la sola esperienza professionale, venissero escluse dal mercato dell’installazione FER. Un risultato conseguito grazie all’Unione Installazione Impianti che in tutte le sue articolazioni, territoriali e nazionale, è riuscita a coinvolgere e interessare deputati e senatori di diverse forze politiche. Le mozioni ed interrogazioni parlamentari che ne sono scaturite, hanno indotto il Governo a modificare il famigerato Art. 15 del D.lgs 28/2011. Ora gli installatori FER si trovano tutti sullo stesso piano e sono in attesa dei percorsi di formazione specifici che, entro ottobre 2013, saranno varati dalle Regioni. Il Decreto appena approvato contiene altri due provvedimenti fortemente invocati dalla CNA. Entrambi di grande interesse per edili, installatori e professionissti del settore. Almeno sulla carta infatti, sembrano in grado di rilanciare la cantieristica e con essa una larga fetta dell’economia generale.
L’Art. 14 prevede il forte potenziamento dell’attuale regime di detrazioni fiscali per gli interventi di efficentamento energetico che viene prorogato al 31 dicembre 2013 e, sempre fino a tale data, elevato dal 55 al 65 per cento. La misura è concentrata sugli interventi strutturali e sull’involucro edilizio maggiormente capaci di ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. Dal settore impiantistico sono stati estromessi il riscaldamento a pompa di calore, la sostituzione di scalda acqua sanitaria a pompa di calore e la geotermia.
L’Art. 16, procrastina al 31 dicembre l’attuale misura della detrazione Irpef per le ristrutturazioni edili: 50 per cento per un ammontare complessivo di 96.000 in luogo del 36% su 48.000 a cui sarebbe scesa dal primo luglio. Qualora gli interventi riguardino le parti a comune dei condomini, la proroga va al giugno 2014. Il secondo comma dello stesso articolo contiene inoltre un’inedita agevolazione per l’acquisto degli arredi destinati all’immobile ristrutturato. Provvedimenti quanto mai opportuni che, ci auguriamo, facciano al più presto aprire nuovi cantieri. L’effetto è infatti concentrato nel tempo e, specie l’aumento dell’ecobonus, potrebbe davvero incrementare le commesse e ridare ossigeno alle imprese specializzate.
Su questi temi, le Unioni Installazione Impianti e Costruzioni di CNA Pistoia stanno preparando un convegno per informare le imprese e metterle in grado di proporre ai clienti le nuove opportunità. A breve gli interessati riceveranno l’invito.
Decreto Legge 63 del 4 giugno 2013