La CNA esprime soddisfazione per l’approvazione in via definitiva, da parte del Senato, del disegno di legge delega per l’attuazione delle nuove direttive comunitarie in materia di appalti e concessioni.
Il testo approvato – ha ribadito CNA – si muove in coerenza con le indicazioni strategiche delle direttive, e conferma tutte le priorità in esse contenute: semplificazione, riduzione degli oneri, uso strategico degli appalti e, soprattutto, facilitazione all’accesso per le PMI.
Proprio sul tema della facilitazione dell’accesso agli appalti, la CNA si è mobilitata affinché non ci si limitasse ad una operazione di facciata, ma si arrivasse invece ad un effettivo cambio di passo.
Suddivisione in lotti, regolamentazione dei subappalti e pagamento diretto dei subappaltatori, uniti ai frequenti richiami alla necessità di garantire processi semplificati e trasparenti – sottolinea la nota – rappresentano le traiettorie alle quali dovrà attenersi la futura regolamentazione del mercato degli appalti pubblici.
La regolamentazione che ci aspettiamo, dovrà muoversi in assoluta coerenza con questi richiami alla semplificazione e alla trasparenza. Dobbiamo assolutamente evitare di ritrovarci, alla fine, nell’ennesimo, intricato, labirinto di disposizioni bizantine, manna per pochi specialisti – o presunti tali- ma di sicuro vero e proprio veleno per le piccole imprese.
Con la stessa chiarezza – conclude CNA – sottolineiamo la necessità di mettere mano e di rettificare quello che consideriamo un vero e proprio vulnus presente nel testo approvato, per superare le possibili discriminazioni a danno di contratti collettivi che dovranno essere applicati ai lavoratori delle imprese assegnatarie degli appalti, che sebbene sottoscritti da soggetti pienamente legittimati, rischiano di essere vanificati in caso di utilizzo irresponsabile della formula della clausola sociale.