E’ partita la richiesta di incontro al Ministro Di Maio per la legalità nel distretto pratese

“Vogliamo incontrare il ministro Di Maio per dire basta all’illegalità diffusa e allo sfruttamento del lavoro nel distretto tessile pratese”
Un appello e una richiesta d’incontro al Ministro Di Maio da parte delle organizzazioni datoriali e dei sindacati per dire basta a un sistema di illegalità diffuso che ancora imperversa nel distretto tessile pratese nonostante le denunce che le stesse organizzazioni lanciano da alcuni anni.
I firmatari del documento che verrà spedito al ministro (Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato, Filctem Cigil, Femca Cisl e Uiltec Uil) lanciano un messaggio chiaro: gli strumenti efficaci per combattere il fenomeno dell’illegalità e dello sfruttamento indiscriminato del lavoro ci sono: la legge contro il caporalato e la responsabilità solidale dei committenti sarebbero infatti sufficienti a combattere il fenomeno.
“Vogliamo incontrare il ministro – dicono i firmatari tra i quali Francesco Viti, portavoce Federmoda CNA TC – per capire se la mancata applicazione di queste misure sia legata a un problema politico o ad altre difficoltà di tipo tecnico.  Il nostro impegno è quello di restituire valore al lavoro legale e a tutti quegli imprenditori del distretto pratese che lavorano ogni giorno nel rispetto delle regole e che vengono fortemente danneggiati da una concorrenza sleale che continua a proliferare malgrado le leggi e le normative che ci sono e che devono essere fatte rispettare anche a Prato”.
SCARICA QUI IL TESTO DELLA LETTERA
Lettera per il Ministro Di Maio – 26.11.2018

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