E’ nata Rete Imprese Italia – PRATO

Presid. Rete imprese Prato 28.10.1028 ottobre 2010 – Alla presenza delle massime autorità del distretto – istituzionali, economiche e non solo – si è celebrata stamani la nascita di RETE IMPRESE ITALIA–PRATO , nuovo soggetto di rappresentanza della piccola impresa promosso da CNA, Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato di Prato.
A firmare l’atto notarile che ha legalmente sancito la nascita della nuova grande Associazione sono stati i 4 Presidenti delle organizzazioni di categoria riuniti  presso la Sala eventi della Camera di commercio di Prato, gremita di pubblico,  dove poi sono state presentate le proposte e gli obiettivi di RTI, coordinati dal giornalista di Rai Tre Toscana, Walter Daviddi.

Tra gli intervenuti, il presidente della Provincia Lamberto Gestri, l’assessore Edoardo Nesi, il Vescovo di Prato Gastone Simoni, Il Presidente della Camera di Commercio Carlo Longo, il presidente Uip Riccardo Marini e il sindaco di Prato Roberto Cenni.

Per il prossimo semestre l’incarico di Presidente di RTI-Prato sarà affidato a Giuseppe Nardini (attuale presidente di Confcommercio), coadiuvato dal Segretario Arch. Fabio Mazzanti (attuale Direttore di CNA).

I numeri di Rete Impresa Italia-Prato

A Rete Impresa Italia Prato sono associate 13.930 imprese pari al 42 % di tutte le imprese iscritte alla CCIAA di Prato che sono 33.139 escluse le unità locali aggiuntive (fonte CCIAA: dati Movimprese 2° trimestre 2010 ).

Le imprese che da questa mattina  sono anche socie di Rete Impresa Prato occupano nel nostro distretto oltre 34.000 addetti.

Di 33.139 imprese totali iscritte alla CCIAA,  Rete Impresa Prato è il soggetto di rappresentanza di  21.896 aziende totali dei settori coinvolti, ovvero del 66% . Le 21.896 imprese di riferimento sono micro piccole e medie  imprese. Sono anche imprese  dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi. Di queste, tramite le proprie associazioni, aderisce a  Rete Impresa Italia Prato il 64% .

In sintesi Rete Impresa associa a  Prato il 42% di tutte le imprese esistenti  e il 64% di tutte quelle dei settori che rappresenta.

Inoltre, le Associazioni di Rete Impresa rappresentano inoltre 11.800 ex imprenditori oggi pensionati.

 

 

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI RETE IMPRESE ITALIA Prato – Giuseppe Nardini

Oggi nasce Rete Impresa Italia a Prato, poco fa CNA Confartigianato, Confoncommercio e Confesercenti hanno firmato e sottoscritto la costituzione di questa nuova associazione con atto notarile. Si tratta di una Associazione fra le Associazioni, è nata pochi mesi fa a livello nazionale e regionale la sua costituzione nei territori sostiene la penetrazione fra la gente e fra gli imprenditori di un nuovo modo di dare forza, attraverso la rappresentanza e l’associazionismo, delle piccole e medie  imprese.

Adesso Rete Impresa Italia Prato è un fatto concreto, che sostanzia una volontà politica che queste quattro associazioni da tempo portano avanti a Prato, per mettere al centro delle politiche locali le scelte per il consolidamento e lo sviluppo delle piccole e medie imprese.

Con la costituzione di Rete Impresa abbiamo dato, alla nostra politica unitaria,  uno statuto che prevede un comitato di  Presidenza fatto dai  quattro Presidenti e coadiuvato dai quattro direttori.

Ci sarà un Presidente / portavoce coadiuvato da un segretario / tesoriere che hanno un mandato di sei mesi. Un po’ all’europea.

Io sono il primo presidente di Rete Impresa Italia  Prato ed avrò in questo mandato come mio collaboratore diretto il direttore della CNA Mazzanti

L’integrazione fra specificità del commercio, del turismo, dei servizi, delle piccole imprese e delle imprese artigiane è garantita dalla scelta di associare un presidente dell’artigianato con un segretario del commercio e viceversa.

Comunque un serrato programma di riunioni dell’intero comitato di presidenza garantisce unità programmatica e rappresentanza generale dei settori rappresentati da Rete Impresa.

Un “Patto di devoluzione” di poteri e materie  di rappresentanza  a Rete Impresa sottoscritto fra le quattro organizzazioni completa l’operazione, dando evidenza alla volontà di ottenere risultati giocando tutti insieme il peso politico ed organizzativo di ciascuno.

Con una sola voce discuteremo con le Istituzioni dei loro bilanci, delle politiche a sostegno e sviluppo  delle imprese, delle politiche sociali, di semplificazione burocratica, di fiscalità locale di regolamenti locali, di politiche attive del lavoro, di riqualificazione delle città e delle periferie, di infrastrutture e mobilità, di marketing territoriale.

Tutto questo non significa che ciascuna organizzazione rinunci alla propria identità, vuol dire piuttosto che la mette  a disposizione delle altre per sostenere un programma comune da proporre alle  istituzioni a supporto dello sviluppo delle nostre imprese.

Rete Impresa è oggi un nuovo soggetto della rappresentanza che intende interloquire e confrontarsi con organizzazioni imprenditoriali, sindacati, e forze politiche.

Così, alle istituzioni locali oggi ci rivolgiamo dicendo di rapportarsi a Rete Impresa per tutte le scelte che saranno fatte e che di fatto hanno ricaduta sul sistema delle imprese.

Del rapporto con le istituzioni sento il bisogno di chiarire che il nostro DNA è fatto di proposte e non di proteste, quindi Rete Impresa nasce con l’intendimento di cercare soluzioni e non contestare scelte, ma la ricerca congiunta delle migliori soluzioni è possibile soltanto con la volontà di tutte le parti, diciamo così contraenti, di scegliere e praticare il metodo del confronto preventivo.

Noi- non siamo sostenitori del rito della concertazione, siamo disponibili a collaborare con tutti i Governi portando contributi che hanno la forza delle migliaia di imprese che rappresentiamo.

Raccogliere questa nostra disponibilità è interesse di chi governa per meglio prendere le proprie scelte.  In assenza di questo, nessuno si lamenti se il nostro confronto avverrà sulla stampa e nelle azioni quotidiane, pubbliche, necessarie per sostenere le imprese.

Se ci pensate un po’ , Rete Imprese Italia è in controtendenza perché se un fenomeno in questo momento colpisce è quello del disfacimento della coesione sociale, della rottura dei processi di unità, aggregazione e coesione sia nel mondo della politica che nella società.

In questo momento noi rilanciamo e scommettiamo sullo stare insieme, sull’unire, perché siamo certi che da soli, non ci sono soluzioni per portare questo paese, le nostre imprese, fuori dalla crisi.

Non pensiate che il programma di costituzione di Rete Impresa  a Roma,  in Toscana, e qui a Prato  sia stato semplice, ci sono voluti anni di lavoro congiunto anche prima del così detto patto del  Capranica. Abbiamo avuto discussione e dibattito acceso anche nei nostri organismi dirigenti pratesi. E se dovessi dire a che punto siamo direi che siamo all’inizio, solo all’inizio, ma da qualche parte pur dovevamo iniziare per poter arrivare all’importante appuntamento di oggi.

Ma alla fine, se dovessi in una sola frase sintetizzare il sentimento comune e soprattutto come abbiamo fatto a farcela, userei una frase di Robert Kennedy:

“ Alcuni uomini vedono le cose per quello che sono state e ne spiegano il perché. Noi  sogniamo le cose che ancora devono venire e diciamo: perché no? ”

GLI ALTRI INTERVENTI

Alessandro Giacomelli, presidente di Confesercenti, ha sottolineato il “peso” numerico rivestito dalla nuova associazione, dove confluisce, di fatto, il 42 % delle aziende iscritte alla C.c.i.a.a. di Prato ma anche, tra gli altri, 11.800 ex imprenditori, ora pensionati, particolarmente impegnati sul fronte sociale, che rappresenta un altro importante campo d’azione di Rete Imprese Italia. “Una unitarietà – ha detto Giacomelli – che ha un valore ancora maggiore dato gli attuali tempi di crisi che necessitano di risposte forti”.
“Oggi si è realizzato un mio vecchio sogno – ha detto il presidente di Cna, Anselmo Potenza – ma soprattutto oggi lanciamo un messaggio forte per il futuro di questo territorio. Prato deve guardare avanti e questa realtà non nasce “contro” qualcuno, ma “per” lavorare tutti insieme per l’obiettivo comune: il rilancio e lo sviluppo dell’area. La nuova associazione vuole essere uno strumento per le imprese perché possano vincere la sfida della competitività”.
“La nascita di Rete Imprese Italia – ha detto il presidente di Confartigianato, Luca Giusti – non cambia il nostro atteggiamento nei confronti degli altri interlocutori: abbiamo sempre agito e continueremo a farlo nell’interesse di chi rappresentiamo e del nostro sistema economico e sociale. Siamo stati spesso accusati di nanismo, ma noi riteniamo che a essere piccoli sono coloro che non lo sono per le dimensioni delle loro imprese ma delle loro idee. Chi è qui oggi ha accettato una scommessa non certo facile ma con spirito costruttivo e atteggiamento propositivo con l’obiettivo di una cambiamento che crei sviluppo”.

“La Toscana è stata la prima a realizzare Rete Imprese Italia, ancora prima del nazionale – ha detto il rappresentante di Rete Imprese Italia Toscana, Fabio Banti – e questa associazione esibisce una prova muscolare di numeri, ma soprattutto di valori che possono essere motori di sviluppo.  Bisogna mettere al bando i personalismi, fare un passo indietro per far avanzare invece i concetti e i valori”.

“Un esempio valido anche per altri settori, a cominciare dalla politica  – ha sottolineato il presidente della Provincia, Lamberto Gestri – Per noi istituzioni sarà più facile rapportarsi con una voce unica e più forte”.

“A Prato – ha detto il presidente della Camera di commercio, Carlo Longo – è stato facile raggiungere l’obiettivo dell’unitarietà, perché in realtà esisteva già un clima di armonia e sintonia tra le associazioni”.

Anche il Vescovo Gastone Simoni ha apprezzato il nuovo soggetto. “Quando trovo momenti di coesione – ha detto Simoni – io gioisco. Oggi si celebra una solidarietà che non è solo assistenza ma anche un fatto rappresentativo, sociale e politico. A Prato c’è bisogno di questo”.

“Dalle difficoltà del distretto – ha commentato il presidente Uip, Riccardo Marini – si esce solo se l’impegno per farlo sarà forte e unitario su obiettivi condivisi”.

Il sindaco Roberto Cenni ha concluso gli interventi parlando della situazione economica maturata con l’avvento della globalizzazione e delle crisi finanziarie. “Si stanno vivendo cambiamenti epocali – ha detto Cenni – che si stanno realizzando con grande velocità. E affrontarli in modo compatto unendo gli sforzi su un’unica strada è un fatto importante”.

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