E’ legge la nuova normativa toscana sulle tintolavanderie. Corsi di formazione CNA in arrivo

tintolavanderieLa nuova normativa regionale per le imprese di tintolavanderia, da fine ottobre, è diventata legge (n. 56/2913) e ha ottenuto un giudizio positivo dalla categoria perchè, spiega Salvatore Marino referente Cna per il settore “la nuova normativa toscana – che attua la legge nazionale 84/2006 – nasce dopo un proficuo confronto tra Regione e associazioni di categoria, Cna in testa, durante il quale sono state accolte le maggiori modifiche richieste dalle nostre imprese. La novità più importante introdotta è la figura obbligatoria del responsabile tecnico, designato per ogni sede dell’impresa in cui si effettuano fasi di lavorazione e trattamento dei capi (sono escluse solo le lavanderie a gettone, senza personale, e le attività nate dopo il 17 ottobre 2011).
Questa professionalità potrà essere acquisita comprovando il possesso di attestati di qualifica in materie attinenti l’attività, con periodi di svolgimento di attività pluriennale nel settore, oppure attraverso la frequenza ai corsi di formazione che saranno organizzati da Cna e  promossi di concerto con la Regione Toscana. Proprio in questi giorni infatti – prosegue Marino – stiamo lavorando con grande attenzione alla programmazione dei corsi e a definire le modalità, i tempi, la frequenza e i contenuti del percorso formativo per l’acquisizione della qualifica di responsabile tecnico”.
Tra l’altro, nella fase di transizione tra l’entrata in vigore della legge e l’avvio dei corsi di formazione regionali, è previsto che chi avvia una nuova impresa o subentra a titolo di cessione dell’attività potrà indicare un responsabile tecnico sulla base delle disposizioni della legge nazionale oppure un responsabile tecnico provvisorio che si impegni a conseguire, entro i due anni dall’approvazione della legge regionale, il requisito professionale. Inoltre sono previste sanzioni per ogni infrazione e in caso di per l’esercizio dell’attività senza titolo abilitativo scatterà, oltre alla sanzione amministrativa, anche la chiusura immediata dell’attività.

 

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