DL CONTROLLI. CNA Costruzioni e CNA Termoidraulici: “Doveroso il contrasto alle frodi, ma senza bloccare la ripresa. Preoccupazione anche per i nuovi freni burocratici a Superbonus 110% e gare d’appalto”

“Prevenire gli abusi e l’uso distorto degli incentivi del settore casa è indispensabile a tutela dei tanti contribuenti ed imprese che operano con correttezza sul mercato. Ma l’urgenza dell’intervento, concretizzatasi in un decreto-legge, blocca, di fatto, l’utilizzo delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per lavori edilizi. Meglio sarebbe stato intervenire con un emendamento in Legge di Bilancio che avrebbe concesso più respiro a tutti gli attori in campo”. E’ quanto affermano Riccardo Castellucci e Mirko Rindi, rispettivamente Presidenti di CNA Costruzioni e Cna Termoidraulici di CNA Toscana Centro.

“A nostro parere, per CAF e professionisti con questo nuovo decreto è impossibile inviare le comunicazioni di opzione per sconto in fattura o la cessione dei crediti all’Agenzia delle Entrate, anche per l’assenza di chiarimenti. Appare incomprensibile l’obbligo di asseverazione per tutti gli interventi senza nessun limite di spesa: la sostituzione di una semplice caldaia o anche solo di una finestra, per poter beneficiare dello sconto in fattura, determina l’obbligo di sostenere la spesa dell’asseverazione, con la conseguenza che il nuovo onere rischia di superare l’importo del beneficio fiscale.  Peraltro, l’inserimento dell’obbligo di asseverazione della congruità delle spese sostenute da parte di un tecnico abilitato necessita di immediati chiarimenti: chi e come dovrà rilasciare la prevista asseverazione e quali contenuti deve avere? Continuare a complicare il quadro di accesso alle misure, senza tener conto del loro impatto compromette inevitabilmente la forza degli incentivi che sinora hanno contribuito in maniera robusta alla ripresa. Si rischia di raffreddare il trend positivo e la fiducia delle tante imprese oneste e di non raggiungere gli obiettivi di transizione green”. Ma non è tutto.

Altrettanta preoccupazione si registra sul fronte del Superbonus 110% per il quale Castellucci e Rindi manifestano contrarietà verso alcune proposte che mirano nuovamente a cambiare le regole del gioco in corso d’opera, innalzando i livelli di qualificazione per gli interventi di riqualificazione, prendendo a riferimento il sistema di certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto SOA. Su questo fronte, sottolineano infatti i due Presidenti: “è fondamentale  che per l’assegnazione di appalti nei territori di Prato e Pistoia, le stazioni appaltanti pongano maggiore attenzione alle imprese locali, magari attraverso la sottoscrizione di protocolli d’intesa, anche perché sappiamo bene che certi meccanismi rischiano di penalizzare il mondo dei lavori legati alle piccole e medie imprese, creando un allontanamento dal mercato che va evitato. Ecco perché CNA ritiene sbagliato per il mercato, per le imprese e per i clienti, ipotizzare soluzioni che produrrebbero esclusivamente una pericolosissima restrizione dell’offerta nel mercato della riqualificazione. Di pari passo è anche pretestuoso indicare l’adozione del sistema di qualificazione SOA quale garanzia per arginare episodi di frodi e imbrogli, sostenendo in modo capzioso che certi fenomeni siano da ricercare nel mondo della piccola e media impresa. Così non è, il contrasto all’illegalità va fatto con i controlli e non attraverso la burocrazia, inoltre la mole di adempimenti (visti di conformità – prezzari – limiti di spesa ecc.) fino ad ora introdotti, rappresentano sufficienti elementi di garanzia e di controllo del mercato. D’altro canto anche il recente Decreto Antifrodi, seppur da migliorare per evitare il blocco delle attività, è già intervenuto su questo  in maniera condivisibile nelle finalità e negli obiettivi”.

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