La legge annuale per il mercato e la concorrenza stabilisce l’ulteriore proroga di un anno fino dal 31 dicembre 2024 per la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, di strutture amovibili, quali dehor, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni.
La misura è stata introdotta durante l’emergenza da Covid-19 al fine di promuovere la ripresa delle attività turistiche, artigianali e della ristorazione messe a dura prova durante la pandemia. Si è aperta, pertanto, una nuova questione sulla ricerca di soluzioni capaci di trasformare i modelli di crescita e di sviluppo economico urbano a seguito di un ripensamento nella gestione di servizi, attività produttive e lavorative, con particolare riferimento alla loro configurazione spaziale.
I dehor, secondo CNA Turismo e Commercio e CNA Agroalimentare, possono – a determinate condizioni – divenire un elemento nell’architettura urbana italiana e la loro presenza contribuisce a valorizzare l’immagine delle città e a tenere vive le attività imprenditoriali.
Oggi rappresentano un luogo di incontro e di socializzazione per i cittadini e i turisti, ma possono e devono diventare anche un importante elemento di decoro e di bellezza.
È auspicabile, nel frattempo, una regolamentazione nazionale – in condivisione con regioni, comuni e associazioni imprenditoriali – per le strutture esterne di bar, ristoranti, alberghi, attività artigianali con consumazioni gastronomiche, con l’obiettivo di alzare il livello della qualità dell’offerta compatibile con il contesto di una città offrendone una immagine coordinata.