Il decreto sulle energie rinnovabili approvato dal Governo sta creando una situazione di grave incertezza e confusione per le imprese che hanno investito nel settore delle rinnovabili. Lo stesso avviene fra i cittadini con il risultato che il lavoro, in questo settore, uno dei pochissimi che non ha risentito della crisi, anzi in crescita continua e progressiva dal 2002 ad oggi, si sta completamente bloccando. E si parla di migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori a rischio anche nell’area pratese. In tutta la Regione infatti le imprese del settore installazione impianti (elettricisti, idraulici, installatori e manutentori impianti di riscaldamento e condizionamento, ecc.) sono circa 40mila con circa 120.000 addetti; il 30% di queste imprese lavora nel settore delle energie rinnovabili, senza contare le imprese del settore produzione che operano per le energie rinnovabili. Grande preoccupazione e una forte polemica viene anche dal Presidente CNA Anselmo Potenza che sbotta: “da parte mia e di tutta l’associazione esprimo un profondo disagio, soprattutto pensando a quelle aziende che in questi anni hanno sviluppato occupazione e investimenti, alcune di queste avevano in programma anche di aumentare i posti di lavoro. Visto il clima di incertezza oggi ci sono imprenditori che hanno deciso di bloccare tutti gli investimenti. Questo decreto è un danno enorme perchè frena un sistema di incentivi che ha creato benefici economici e occupazionali per tutto il Paese. E’ invece indispensabile che l’attuale sistema di incentivi resti in vigore per i 3 anni previsti dall’attuale decreto e che la nuova riformulazione non sia penalizzante per gli investimenti in corso. Bisogna ridefinire i meccanismi incentivanti in favore dei piccoli impianti, intervenendo in modo deciso contro la speculazione che si è realizzata in questi ultimi anni in tale settore”.