Crescono le imprese della bellezza e del benessere. CNA “il vero nemico da battere resta l’abusivismo”

Le imprese della bellezza e del benessere sono in crescita a Prato e Pistoia e trainano un importante settore dell’economia, ma pesa ancora troppo la concorrenza sleale di chi lavora abusivamente.

Che i cittadini siano sempre più attenti alla cura della propria persona lo dimostrano i dati di Unioncamere Toscana che registrano, tra parrucchieri, estetiste, palestre, centri benessere, manicure e pedicure, ben 10.428 imprese attive con circa 30mila addetti solo nella nostra regione.

Il settore è in netta crescita tant’è che dal 2012 ad oggi conta 574 imprese in più (saldo attivo tra aziende nate e chiuse con un incremento del +5%) di cui ben 75 nuovi esercizi sono nati proprio nel territorio di  Prato e (+45) e Pistoia (+30).

 Come sottolinea MASSIMILIANO PERI portavoce degli Acconciatori sia di CNA Toscana Centro che di CNA regionale, “siamo soddisfatti dell’andamento del settore che conferma l’attenzione della clientela per i servizi dedicati al benessere (la Toscana è al quinto posto fra le regioni italiane in cui le imprese che si occupano della cura della persona sono più diffuse). Detto questo però, purtroppo ad oggi su questo comparto grava ancora una piaga pesante  dovuta al dilagare dell’abusivismo. Di fatto, il numero degli abusivi raggiunge il 50 % delle ditte attive e questo costringe ogni impresa in regola a subire la forte concorrenza di acconciatori o estetisti irregolari, spesso privi della formazione necessaria, e cosa ancora più grave, invisibili al fisco. E proprio il fisco è per noi un socio occulto, tant’è che a Prato e Pistoia, ogni anno, le aziende lavorano fino ai primi giorni di agosto solo per  poter assolvere a tutti gli obblighi fiscali e contributivi, e solo dopo quella data possono iniziare a produrre per il proprio reddito d’impresa e la crescita delle proprie attività. Ecco perché CNA si batte da sempre e a tutti i livelli contro un abusivismo dilagante che danneggia questa importante componente dell’economia locale e deve essere debellato. Non dimentichiamoci infatti che i nostri operatori lavorano con attenzione alla professionalità, garantendo la massima qualità e sicurezza, nel pieno rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie, dalla sterilizzazione degli strumenti all’igiene degli addetti, all’utilizzo di cosmetici ed apparecchiature: una garanzia per il cliente”.

Sulla stessa linea anche CATIA RIGOTTI, portavoce delle Estetiste di CNA Toscana Centro che annuncia una novità molto interessante legata alla partnership tra il mondo dell’estetica e la sanità pubblica.  “Questo incremento del settore – dice Rigotti – è dovuto anche ad un ulteriore valore aggiunto: l’impegno speso da tutti i nostri imprenditori per cercare sempre nuove occasioni di formazione certificate che, di fatto, hanno innescato una riqualificazione importante di tutto il nostro comparto. Non solo. Tra le nuove frontiere per il settore va detto che il nostro lavoro può rappresentare un valido supporto anche sul piano sanitario, in particolar modo a corredo delle cure oncologiche, attraverso l’introduzione, negli ospedali, della figura della “socia estetista”. Questo tipo di specializzazione si sta già affermando in alcune regioni,  ma stiamo lavorando perché trovi un preciso inquadramento a livello normativo, consentendo alle professioniste del comparto di accompagnare e seguire i pazienti oncologici per quanto riguarda le esigenze sul piano dei trattamenti estetici”.