Dalla Regione Toscana approvate le delibere legate all’emergenza coronavirus. Tra le misure deliberate oggi in giunta le più attese dalle aziende riguardano il sostegno al credito e la liquidità delle imprese e le linee guida della cassa integrazione in deroga per i lavoratori (che possono essere attivare subito).
Liquidità per le imprese
“Da domani (31.3.2020 ndr.) – ha annunciato la Regione Toscana – le imprese potranno rivolgersi agli sportelli bancari e ai Confidi per avere liquidità”. La misura è quella che fa riferimento al decreto “Cura Italia”, che il governo ha approvato il 16 marzo. Le imprese potranno attivare per i loro prestiti il Fondo centrale di garanzia attraverso i Confidi regionali, già attrezzati per la predisposizione delle pratiche. La Regione ha rivisto lo strumento di “Garanzia Toscana”, messo a punto e finanziato con 60 milioni quando l’anno scorso era stato firmato il patto per lo sviluppo. In questo modo le imprese potranno contare su un’assistenza adeguata in fase di richiesta e sarà un’ampia diffusione di comunicazioni e informazioni.
Con la delibera sono stati resi più veloci i tempi di istruttoria dei Confidi, al massimo quindici giorni. Risposte altrettanto celeri e contenimento degli interessi sono stati chiesti alla banche, con cui Ciuoffo e Bugli si sono incontrati nel pomeriggio in videoconferenza. I costi sostenuti dalle imprese saranno rimborsati dalla Regione sotto forma di voucher. Il decreto del governo prevede garanzie sui prestiti fino ad un massimo di un milione e mezzo di euro.
Il testo che ha avuto il via libera della giunta è il frutto del confronto con sindacati, associazioni di categoria e banche, che ha trovato l’accordo di tutti per procedere rapidamente all’approvazione.
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CIG IN DEROGA
Sono state inoltre approvate le misure per la CIG in deroga: un ammortizzatore specifico per l’emergenza da Covid-19 che può essere richiest0 dai datori di lavoro privati che non rientrano nella disciplina di altri ammortizzatori sociali. Non è previsto nessun requisito dimensionale, quindi potranno accedere anche i datori di lavoro che occupano un solo dipendente.
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