“I minibond, nuovo strumento per finanziare la crescita delle PMI”. Attorno a questo tema, che può rappresentare una nuova opportunità per le imprese, si è sviluppata l’iniziativa organizzata da CNA Toscana Centro, Artigiancredito e Frigiolini & Partners Merchant. Nell’occasione, l’Assessore regionale Leonardo Marras ha preannunciato la volontà della Regione di mettere a punto provvedimenti e sovvenzioni mirate a sostenere le imprese che emettono minibond. Il provvedimento sarà discusso in giunta regionale nell’arco di qualche settimana.
L’iniziativa è nata per approfondire la conoscenza su questo strumento finanziario, a seguito dell’avvenuto e recente ingresso nel mercato dei minibond da parte delle due principali società di servizi di CNA Toscana Centro “CNA Consulenze e Soluzioni S.r.l.” e “CNA Soluzioni e Consulenze S.r.l.” che di recente hanno emesso, ciascuna, il proprio primo Minibond integralmente sottoscritto il primo giorno di emissione.
Questa operazione, che si colloca nell’ambito della filiera multidisciplinare Toscana per il supporto alle PMI del territorio, è stata resa possibile grazie al supporto dell’Advisor, arranger e coordinatore di processo “Frigiolini & Partners Merchant”; alla piattaforma di Crowdfunding “Fundera” (Collocatore sul mercato primario) e agli Anchor Investors Artigiancredito e SICI SGR Spa.
I vertici di CNA Toscana Centro, nelle figure del Presidente di CNA Toscana Centro, Claudio Bettazzi, del Vicepresidente con delega al credito Emiliano Melani e della Direttrice Cinzia Grassi hanno sottolineato come “la nostra esperienza di approccio e di ingresso nel mondo dei Minibond ha fatto da apripista in Toscana ed è stata decisamente positiva grazie al supporto di consulenti e advisor che ci hanno consentito di approfondire tutte le tematiche connesse e di gestire al meglio l’iter burocratico e organizzativo finanziario. Per questo, abbiamo ritenuto utile organizzare questo momento di confronto informativo e formativo con le imprese su questa opportunità, visto che i Minibond rappresentano oggi uno stumento complementare che va ad arricchire le opzioni di finanziamento accessibili per le PMI che possiedono determinati requisiti, e consentono di raccogliere nuove risorse finanziarie e diversificare le fonti di finanziamento, integrando in modo complementare il tradizionale canale bancario. Questa operazione, per il nostro sistema ha rappresentato una spinta alla crescita e un motivo di grande soddisfazione per 3 motivi precisi: il primo è la possibilità per le piccole e medie imprese di avere accesso a strumenti di liquidità sul mercato finanziario per sostenere gli investimenti aziendali, soprattutto nell’ottica di una spinta verso digitalizzazione, nuove competenze e sostenibilità; il secondo è essere riusciti per primi in Toscana, a strutturare una prima emissione, completamente sottoscritta il primo giorno, dando gambe all’accordo quadro nazionale che vede il nostro Consorzio Fidi Artigiancredito e Frigiolini & Partners attori di un’unica filiera di servizio “chiavi in mano” per le piccole e medie imprese che vogliono affacciarsi sui mercati finanziari. Il terzo e per noi il più importante: mettiamo questa nostra esperienza a disposizione delle imprese del territorio, affiancandole con le nostre competenze e con il team creato con gli advisor, per sostenerle nell’approdo al mercato finanziario, alternativo ai canali tradizionali, e trovare investitori che ne sposino i progetti di investimento e i piani di sviluppo di breve e medio termine.”
Leonardo Marras, Assessore regionale a economia, attività produttive, politiche del credito e turismo ha precisato che “la Regione Toscana da tempo ha rivolto la sua attenzione a questo strumento e si sta già orientando per predisporre un insieme di misure destinate alle pmi che emetteranno minibond. Nell’arco di qualche settimana il provvedimento sarà discusso in giunta regionale. Uno dei temi che attualizzano il sistema economico, del resto, è proprio quello di aiutare le imprese a rendersi più indipendenti dal mercato bancario, perché questa dipendenza è un fattore di competitività negativa. Di contro gli strumenti come i minibond rappresentano un sistema per finanziare progetti di sviluppo delle pmi. In questo percorso, tra l’altro, è fondamentale il supporto di ACT e dei confidi che hanno aderito alle nostre proposte in termini di programmazione finanziaria regionale sui prodotti destinati alle imprese. Ecco perché la Regione intende sostenere piccole emissioni di minibond da parte di aziende che hanno la giusta organizzazione, che vanno anche informate su questa opportunità e sostenute nella costruzione di un’organizzazione finanziaria adeguata a superare i limiti dell’accesso al credito, con una spinta che rappresenta una crescita culturale anche sul piano del credito e, coinvolgendo altri finanziatori, di fatto stimola il mercato e lo orienta verso le imprese più virtuose”.
Il Presidente di Artigiancredito Fabio Petri sottolinea che “L’iniziativa di CNA Toscana Centro dedicata al tema dei minibond è, per le imprese, di grande interesse: sempre più aziende ci chiedono soluzioni di finanza complementare, ed il nostro confidi si è dimostrato attento a intercettare questo bisogno e ad offrire, conseguentemente, accesso al mercato dei capitali alle imprese nostre socie. Lo strumento minibond rappresenta infatti una possibilità straordinaria per le mPMI, tradizionalmente escluse dal mercato finanziario. Ascoltare le imprese, anticipare i loro bisogni è al centro della nostra operatività, ed il nostro impegno quotidiano è contribuire alla loro salute e robustezza.”
“L’evento organizzato da CNA – dice Leonardo Frigiolini, Presidente di Frigiolini & Partners Merchant e AD di Fundera – ha evidenziato alcuni passaggi-chiave per le imprese, soprattutto le PMI: il denaro non è più una commodity bensì è diventato progressivamente un prodotto strategico; la normativa sugli strumenti finanziari complementari al credito tradizionale già oggi è incredibilmente favorevole alle PMI, e le imprese (tutte indistintamente purché in continuità aziendale) dovrebbero iniziare a pensare a scavare un secondo pozzo nel loro giardino per poter attingere l’acqua (intesa come liquidità) che nel tempo affluirà in maniera sempre più contingentata dal primo pozzo”