CNA Toscana Centro con Centro Antiviolenza La Nara, CNA Impresa Donna e CNA Sociale lancia il progetto “Un lavoro per rinascere – Il ponte verso l’indipendenza: dalla violenza all’emancipazione”

CNA Toscana Centro, CNA Impresa Donna e CNA Sociale (Associazione di promozione sociale di CNA Toscana Centro),  in collaborazione con il Centro Antiviolenza La Nara,  hanno presentato oggi nella sede direzionale dell’Associazione, il progetto “Un lavoro per rinascere – Il ponte verso l’indipendenza: dalla violenza all’emancipazione”, una iniziativa che ha come obiettivo il reinserimento nel mondo delb lavoro di donne vittime di violenza e abusi attraverso percorsi di mentoring con tutor professionali in grado di supportarle nell’inserimento nel nuovo ambiente di lavoro.  Il progetto è totalmente autofinanziato grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana attraverso ARTI Centri per l’Impiego e alle risorse del PR FES Toscana 2021-2027,  finalizzati al reinserimento nel mondo lavorativo ed è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Prato
A presentare il progetto sono intervenuti:  Claudio Bettazzi (Presidente CNA Toscana Centro), Francesca Ranaldi (Responsabile Centro Antiviolenza La Nara), Chiara Pasquali (Presidente CNA Impresa Donna Toscana Centro),  Paola Calandra (Presidente CNA Sociale), Cinzia Grassi (Direttore CNA Toscana Centro). In rappresentanza delle istituzioni hanno presenziato Alessandra Nardini (Assessora a istruzione, formazione professionale, impiego e politiche di genere Regione Toscana), Ilaria Bugetti Sindaca di Prato e Federica Palanghi (Consigliere Provincia di Prato). L’iniziativa è stata coordinata da Giada Lenzi (ref. CNA Impresa Donna Toscana Centro)

ALCUNI DATI INTRODUTTIVI

(Dati Istat nazionali) –  Nel 2022 oltre 26 mila donne hanno preso parte a un percorso per uscire dalla violenza con l’aiuto dei centri dedicati. Il 20% delle donne che ha preso parte a un percorso ha meno di 29 anni, il 55% tra i 40 e i 49 anni e il 23% sopra i 60 anni. Il 31% – quindi una donna su tre circa – ha la cittadinanza straniera. Prima di andare in un centro antiviolenza, il 32 % delle donne si è rivolto alle forze dell’ordine e il 28% al pronto soccorso o all’ospedale, il 44% a parenti e amici, il 16% ai servizi sociali e il 13 per cento a un avvocato (una persona può essersi rivolta a più voci). Inoltre, le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono in costante aumento e solo nei primi mesi del 2023 le richieste di aiuto ricevute sono state quasi 31mila.

(Dati Centro Antiviolenza La Nara – Prato e provincia) – Solo dall’inizio del 2024 il Centro Antiviolenza La Nara ha accolto 465 donne (484 nel 2023) mentre dal 1997, anno della fondazione del Centro, sono state accolte 4.909 donne. Il 70% delle vittime di violenza sono italiane e il 30% straniere, inoltre il 54% delle donne che nel 2024 si sono rivolte al Centro ha un reddito fisso, mentre il 45% non ha reddito o ha un lavoro precario e non è quindi economicamente indipendente.

IL PROGETTO E LE DICHIARAZIONI

Come sottolineano i vertici di CNA Toscana Centro,  il Presidente Claudio Bettazzi e il Direttore Cinzia Grassi, “Siamo molto orgogliosi di poter dar vita ad un progetto di enorme valenza sociale, che non si limita alla sensibilizzazione su un piaga come la violenza sulle donne, ma che punta a dare risposte concrete per promuoverne l’indipendenza economica, emotiva e l’inclusione sociale, e permette loro di costruire una vita libera e dignitosa per se stesse e per i loro figli. Stando alle statistiche infatti, la mancanza di indipendenza economica è spesso uno dei fattori che ostacola l’uscita da situazioni di violenza domestica tant’è che l’82,5% delle donne in questa condizione ha un basso livello di indipendenza economica, contro il solo 17,5% che invece è economicamente indipendente. Ecco perché abbiamo fortemente voluto questo progetto dal grande valore sociale e inclusivo, visto che CNA Toscana Centro ha scelto di guardare proprio all’integrazione e all’indipendenza economica di queste donne, costruendo una rete di supporto fatta, da un lato, dalle aziende che rappresentiamo e che si renderanno disponibili ad accogliere le donne in difficoltà che il Centro La Nara vorrà segnalarci  e, dall’altro, dai centri per l’impiego, istituzioni e da tutor professionali individuate da CNA Impresa Donna, che seguiranno le donne e le imprese lungo tutto il percorso verso un’occupazione stabile”.

A entrare nel dettaglio del progetto sono Chiara Pasquali, Presidente di Impresa Donna CNA Toscana Centro e Paola Calandra Presidente di CNA Sociale: “I dati che emergono dal mercato del lavoro fotografano una situazione di forte disparità di genere che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa con un primato negativo di occupazione femminile del 53,1%.
In questo contesto è facile prevedere quanto alto sia il rischio di esclusione sociale e lavorativa per tutte quelle donne in difficoltà, che vivono in circostanze di vulnerabilità sociale o appartengono a categorie svantaggiate o protette. L’obiettivo del nostro progetto è quindi quello di supportare donne con un passato difficile, vittime di violenza, aiutandole a ritrovare l’autonomia attraverso la formazione e un impiego stabile, offrendo l’opportunità di un processo di crescita personale e professionale che non si limita all’attività formativa sul campo, ma che è affiancato da un supporto psicologico garantito da consulenti esterni messi a disposizione da CNA Toscana Centro. In particolare, l’avvio e la sperimentazione si terrà sul territorio di Prato, in collaborazione con il Centro La Nara, ma c’è già la volontà di estenderlo anche al territorio di Pistoia. Inizieremo con una selezione di donne da parte del Centro La Nara, coadiuvata dal Centro per l’Impiego, poi è prevista la campagna di sensibilizzazione, informazione e adesione delle imprese, dopo di che selezioneremo le aziende aderenti e inizierà la fase di supporto per l’inserimento lavorativo sostenuto con i fondi del progetto ARTI. Sono previste inoltre sessioni di  mentoring dedicate sia alle donne con l’obiettivo di supportarle nell’inserimento lavorativo, sia alle imprese per agevolare tutto il processo. In più, le mentor saranno tutte donne, scelte tra le imprenditrici professionalmente qualificate che fanno parte di CNA Impresa Donna Toscana Centro”. Il progetto prevede anche fasi di monitoraggio e supervisione per un positivo inserimento sui posti di lavoro.

Precisa Francesca Ranaldi responsabile del Centro Antiviolenza La Nara “La violenza economica è una forma di controllo molto potente, limita l’autonomia delle donne e la loro libertà di scegliere. La mancanza di indipendenza economica non permette l’emancipazione da una relazione violenta, le donne hanno bisogno di autonomia per poter avere la libertà di progettare per sé stesse e per i loro figli e figlie un futuro sicuro, lontano dalla violenza. Il Centro Antiviolenza la Nara di Prato si occupa di accompagnare e sostenere le donne in un nuovo percorso di vita, attraverso il supporto psicologico, l’accoglienza nelle Case protette e l’accompagnamento, per facilitare il loro accesso al mondo del lavoro in collaborazione con i servizi del territorio. Creare alleanze è fondamentale per costruire progetti efficaci e concreti. Il lavoro sinergico con CNA Toscana Centro ed ARTI creerà opportunità di inserimento nel mondo del lavoro delle donne seguite al Centro Antiviolenza e le supporterà nel loro complesso percorso di rinascita”.

L’Assessora Regionale Alessandra Nardini ha spiegato che “oggi si mette un ulteriore tassello nel percorso di sostegno alle donne vittime di violenza, che agevolerà il loro reinserimento nel mondo del lavoro, consentendo quell’indipendenza economica che è la prima libertà e il primo passo verso il riscatto, per allontanarsi da contesti di soprusi e abusi.  La Regione Toscana sostiene questi  percorsi di reinserimento lavorativi con un bando specifico di 3 milioni e mezzo di euro, con i quali è stato incrementato molto anche il fondo per i tirocini e la formazione,  e mi fa molto piacere che CNA Toscana Centro abbia dimostrato grande sensibilità sposando questa battaglia civile contro la violenza di genere ed entrando a far parte di una rete di sinergie che vede in prima linea istituzioni, centri per l’impiego e centri antiviolenza. E’ un progetto importante per attivare cooperazioni utili a dare risposte concrete a tantissime donne, basti pensare che solo in Toscana nel 2024 bel 4.500 sono state le richieste di aiuto ai centri antiviolenza e abbiamo registrato 2.000 accesso in codice rosa, mentre purtroppo abbiamo avuto ben 160 femminicidi dal 2006 in poi in Toscana”.

Dal canto loro, anche la Sindaca di Prato Ilaria Bugetti e la consigliera della Provincia di Prato Federica Palanghi hanno espresso il loro plauso ad un progetto concreto che, con il coinvolgimento di imprese e imprenditori  di CNA Toscana Centro, potrà rappresentare un ulteriore passo avanti per contribuire a bloccare la spirale di violenza che ancora oggi imprigiona moltissime donne vittime di violenza fisica e psicologica. Fondamentale sarà inoltre il supporto delle mentoring messe a disposizione da CNA Impresa Donna, che seguiranno sia le donne che le imprese nella fase della formazione e del reinserimento, per un risultato soddisfacente e positivo per tutti.

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