Tempi duri per i consumatori italiani: rischiano di non poter più scegliere l’artigiano di fiducia. Si è cominciato con i carrozzieri e ora si passa ai manutentori di impianti termici… La conseguenza è che potrebbero essere estromesse dal mercato 45mila imprese.
Il problema, spiega la Cna di Pistoia, riguarda l’obbligo di delegare la manutenzione di caldaie e centrali termiche esclusivamente alle imprese dotate di personalità giuridica. Un inghippo, che CNA Nazionale ha segnalato in una specifica comunicazione inviata all’Antitrust che, incomprensibilmente, impedisce l’operatività delle ditte individuali. Proprio a quelle che stanno da sempre garantendo l’esecuzione di questi servizi e con essi il buon funzionamento degli impianti.
“E’ una decisione illegittima, denuncia Stefano Piras, presidente dell’Unione Installazione e Impianti di CNA Pistoia, e non lo sosteniamo solo noi, ma una sentenza della Cassazione che, oltre all’assimilabilità dell’impresa individuale alla persona giuridica, sancisce che ogni interpretazione diversa realizzerebbe ingiusta disparità di trattamento”.
“E’ necessario – conclude Piras – che il decreto “Destinazione Italia” elimini questa assurdità, consentendo a tutti gli artigiani abilitati di continuare a lavorare sugli impianti termici senza nessuna distinzione e senza nessuna discriminazione”. A tale riguardo CNA, in tutti i suoi livelli, eserciterà il massimo pressing sulle istituzioni.
Comunicato stampa del 28/01/2014