In Italia vivono 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, e diventeranno 4,4 milioni nel 2030. Di questi, secondo l’Istat, ben 1,3 milioni di over 75 non ricevono un aiuto adeguato rispetto alle esigenze e ai bisogni della vita quotidiana e circa 1 milione vive da solo o con altri familiari tutti over 65 senza supporto o con un livello di aiuto insufficiente. Questi dati obbligano a porci seriamente il problema del welfare e del sostegno necessario a garantire una vita dignitosa a questa fascia di popolazione sostiene LUCIANO BARTOLOTTI Presidente di CNA Pensionati Toscana Centro che interviene su un problema annoso che le istituzioni sono chiamate ad affrontare con la massima urgenza. “Negli ultimi trent’anni – dice Bartolotti – in Italia ogni crisi economica è stata affrontata con drastiche riforme del sistema pensionistico e con l’imposizione di sacrifici che non erano mai bilanciati da incrementi dignitosi delle pensioni medio-basse. Oggi, con l’aumento della popolazione anziana, è evidente quindi che ci troviamo ad affrontare la grande sfida di un nuovo sistema di welfare, capace di ridisegnare il ruolo dello Stato quale garante di un benessere diffuso e generalizzato. CNA Pensionati – che è una forza sociale – intende vigilare su questo percorso e farsi ascoltare ad ogni livello, concentrando gran parte delle forze per far sì che i provvedimenti e le risorse messe sul piatto a livello governativo, regionale e territoriale, siano finalmente all’altezza delle esigenze pressanti di questa fascia di popolazione”.
A causa degli aumenti dei costi di energia, ad esempio, prosegue Bartolotti “moltissimi anziani con assegni minimi si vedono costretti a tagliare spese di prima necessità, e sappiamo bene che i correttivi del Governo saranno insufficienti. Servono quindi subito misure ad hoc per dare una mano agli ultra 65enni in difficoltà, a partire da una riforma rapida e drastica della struttura delle bollette energetiche”. Ma non è tutto. Un altro tema caldo riguarda la mancata revisione delle pensioni minime, per consentire a milioni di pensionati in questa situazione di condurre una vita dignitosa. Dei circa 3,8 milioni di anziani che non riescono a provvedere alle loro necessità quotidiane, il 45% è assistito da un parente o un caregiver; figure sulle quali ricade il carico maggiore, e nonostante sia stata approvata la Legge sulla non autosufficienza, di cui anche CNA Pensionati ha reclamato l’urgenza, ad oggi mancano ancora i decreti attuativi, e questo fa sì che uno strumento normativo che poteva rimetterci in pari rispetto agli altri Paesi europei resta di fatto inattuato per problemi di scarsità di risorse a copertura del provvedimento.
Ecco perchè, conclude il Presidente Bartolotti, “oggi la partita si gioca tutta sui decreti attuativi attesi per gennaio 2024 e sulla prossima legge di bilancio che deve assolutamente prevedere il graduale incremento di risorse necessarie a concretizzare la riforma. L’auspicio di CNA Pensionati è quindi che i 10 milioni di persone, tra anziani, familiari e caregiver, che sperimentano quotidianamente la realtà pratica della non autosufficienza, trovino presto una risposta della politica pronta a raccogliere l’importante sfida di migliorare e rafforzare questo settore del welfare, da troppo tempo trascurato e sottovalutato”.